Parlando di Leonardo il critico afferma che “la civiltà cristiana è quella che ha espresso la più straordinaria quantità di bellezza”, rispetto ad altre fedi. “Un primato di libertà, un primato di civiltà…”
Quando sul palco c’è lui, tutto ci si può aspettare tranne che una lezione dotta, ingessata e potenzialmente noiosa. Già, perché la dissertazione è durata la bellezza di tre ore, e il rischio-noia – trattandosi peraltro di un monologo – c’era ed era anche forte: e invece le centinaia di persone accorse al Teatro Il Celebrazioni di Bologna per lo show che Vittorio Sgarbi ha dedicato a Leonardo sono rimaste tutte avvinghiate alle poltrone, rapite da un discorso che partendo dal quinto centenario del genio rinascimentale ha toccato i più disparati temi, anche (apparentemente?) lontani dall’oggetto. Confermando – al di là dei contenuti sgarbiani, sui quali ognuno ha le sue posizioni – la grande capacità oratoria e affabulatoria del critico d’arte.
Nei complessi meandri cultural-politico-sociali la discettazione non poteva non cadere sulla religione: e Sgarbi non ha perso l’occasione per una stilettata a Bergoglio. “L’idea che il Papa cattolico sostenga l’ateo spiega il punto in cui siamo arrivati”, ha osservato polemico, “che è poi quello in cui il preside della scuola non fa il presepe: chiamate i carabinieri e fatelo arrestare”. Nel mirino c’era – non detta, ma implicita – la politically correctness che porta a rinunciare alle tradizioni cristiane per non urtare la sensibilità di credenti di altre fedi: e qui è partito l’affondo più diretto, che non mancherà di far discutere. “La civiltà cristiana è quella che ha espresso la più straordinaria quantità di bellezza. Vi risulta un Bach musulmano? Un Giotto musulmano? Un Piero della Francesca musulmano? Noi siamo riusciti a raccontare Dio nella letteratura, nell’architettura, in modo assolutamente inarrivabile, quindi la nostra religione non è la fede in Dio, è una consapevolezza storica di un primato, un primato di libertà, un primato di civiltà…”.
2 Commenti
nin credo proprio che sgarbi non capisca nulla di arte…. e poi si basa sui fatti, dice delle verità che danno fastidio. Dedicati al buddismo, all’induismo, alla cultura pagana dei maja, degli egiziani, anche dei romani, tralasciando l’europa medioevale. È vero Sgarbi dice il giusto. Il più alto livello di rappresentazione artistica è figlio della Cristianita’
il signor sgarbi non ha capito nulla ed è un incompetente di arte: se in Europa i cristianesimi non avessero sterminato gli appartenenti al paganesimo ellenico-romano, i maggiori artisti sarebbero stati tutti pagani, col vantaggio dell’assenza di una censura moralistica e omofobica che avrebbe reso l’arte superiore.