La Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita, fino al 31 marzo 2019, il progetto Gasometro M.A.N n.3 di Carlo Valsecchi. La mostra si compone di 14 fotografie che raccontano in maniera inedita e originale la metamorfosi ed i cambiamenti della struttura emiliana. I l lavoro di Valsecchi, accompagnato da un libro curato da Luca Massimo Barbero, non è da collocare all’interno di quella che è una cornice di lettura industriale-archeologia ma è da leggere come un focus su un organismo vivente in continua evoluzione. Questo landmark del territorio bolognese è visto in un’ottica di continua evoluzione, una profonda riflessione sul tempo e sullo spazio che circonda l’uomo e che, inevitabilmente, segue la scia del suo cambiamento.
Da cosa nascono quindi i progetti di Carlo Valsecchi? Tutto prende inizio da un dialogo che l’artista bresciano crea con i luoghi che di volta in volta decide di coinvolgere nel suo background artistico. Dai paesaggi urbani all’architettura, dall’industria pesante a quella altamente tecnologica, fino all’infinito naturale. Un approccio diverso alla fotografia, analogico e geometrico-analitico caratterizza la produzione fotografica di Valsecchi e, come da lui ribadito, gli da l’opportunità “liberarsi da qualsiasi vincolo con la realtà. Una libertà assoluta senza mai mancare di rispetto alla realtà stessa”.
Non un oggetto statico, fermo nel tempo e ormai anziano. Il Gasometro arriva in mostra come parte integrante della storia di un territorio che ci permette di capire come tutto abbia una background storico-emotivo, nonostante non sia attivamente in uso, e possa tutt’oggi andare a simboleggiare e conferire valore in duplice direzione, a ciò che c’è stato e ciò che attualmente c’è.
Il Gasometro
Il progetto nasce per caso, durante un soggiorno che l’artista fece a Bologna. Questa struttura aveva catturato in maniera unica la sua attenzione. Grazie al contatto diretto con il Gruppo Hera, oggi società proprietaria, gli è stata data la possibilità di fotografarlo e di conoscere, in maniera più approfondita, la sua storia. La multiutilty operante nel settore idrico, energetico e ambientale ospita al suo interno il Gasometro M.A.N N°3, alto 52 metri e con un diametro di 30, usato fino al 1984 per stoccare il gas usato in città ed è tutt’oggi considerato un gioiello di architettura industriale nel cuore del capoluogo emiliano. Tre passerelle all’esterno sono collegate tra loro da una scala che ruota attorno alla costruzione e la parte superiore è coperta da un tetto in ferro con cupola d’areazione.
Lieto del lavoro svolto Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, crede fortemente nel lavoro di Valsecchi il quale “grazie anche alla sua esperienza a livello internazionale è stato capace di cogliere fino in fondo questo aspetto, consentendoci di rappresentare anche attraverso l’arte lo spirito con il quale ci mettiamo quotidianamente al servizio dei nostri territori di riferimento”. La mostra, sostiene il Presidente, ha un ruolo di rilevante importanza:”per far emergere l’elemento distintivo del nostro intervento di recupero, che esula da una dimensione meramente conservativa e consegna alla città una struttura capace di interloquire attivamente con il suo paesaggio fisico ed emotivo.”
Informazioni utili:
GASOMETRO M.A.N n°3
Pinacoteca Nazionale di Bologna, via delle Belle Arti, 56 –
Ingresso libero
da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00
Per tutte le info visitare il sito ufficiale
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