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Da Balla e Depero alla Street Art. Futuristi e astrattisti a confronto in due mostre a Roma

Futuristi astrattisti *
Futuristi astrattisti
*

Due mostre romane mettono a confronto futurismo e astrattismo fino ad arrivare alla street art. Fino ad aprile 2019.

Da qualche tempo – da diversi anni, in verità – si avverte nell’aria una gran voglia di Futurismo: un fiorire di convegni, di libri, di mostre, di articoli giornalistici, di spettacoli. E non è passata inosservata la ricorrenza di febbraio: centodieci anni dalla pubblicazione dello storico dirompente Manifesto. La giovane Galleria romana Futurism&Co dedica una mostra a Fortunato Depero (1892-1960) e all’astrattista newyorkese Peter Halley (classe 1953) tra i fautori del movimento Neo-Geo sorto nella seconda metà degli anni ‘80. Un accostamento audace già proposto dai curatori a Torino qualche anno fa. Vero è che il futurista trentino allievo di Balla e anima pop ante litteram, trascorse un paio d’anni a New York (dal ’28 al ’30) dove realizzò alcune mostre e continuò a occuparsi di grafica pubblicitaria ideando manifesti e copertine.

Futurismo astrattismo
Balla Giacomo Linea di velocitá + cielo + rumore 1913 matite colorate su cartoncino cm 28×34

Si potrebbe azzardare che qualcosa di quelle morfologie geometriche deperiane tendenti all’astrazione, di quei cromatismi accesi parimenti astratti che accentuavano la meccanicità delle figure abbiano carsicamente alimentato le successive numerose avanguardie newyorkesi. E certe soluzioni cromatiche di Halley sembrerebbero confermarlo. Anche se quelle ossessive griglie concettuali, che devono qualcosa a Mondrian, almeno formalmente, patiscono un certo ristagno energetico che appare distante dallo slancio dinamico e volitivo dei futuristi.

Ma i tempi erano altri, ovviamente. Ci spostiamo, poco distante, nella storica Galleria Edieuropa dove è in corso l’inaugurazione di una mostra che propone un percorso sinottico dell’astrattismo italiano, dai precursori, intravisti tra i futuristi, rappresentati qui sommariamente da Giacomo Balla, ad alcuni illustri storici esponenti dei decenni successivi (Afro, Accardi, Sadun, Alviani, Turcato) fino alla declinazione astratta della più recente Street Art (Ligama, Guè, Sten Lex, Tellas e altri), addomesticata, in questa sede, nella forma consueta del quadro da galleria.

Peter Halley, Urge, 2016, acrilico su tela
Peter Halley, Urge, 2016, acrilico su tela

Intravediamo, nel cortiletto interno, Giancarlo Carpi, tra i curatori di entrambe le mostre, a cui rivolgiamo qualche domanda:

 Può dire qualcosa sul rapporto tra Futurismo e arte astratta?

Balla con le compenetrazioni iridescenti del ’12 realizzò una prima forma di astrazione e poco dopo vi furono Depero, Baldessari e poi Prampolini e Ciacelli negli anni ’30.

L’astrattismo nel futurismo è un polo dialettico ben presente…e Peter Halley invece, ha effettivamente studiato il Futurismo?

Sì, in parte l’idea della mostra è stata sua quando ha rivisto Depero a New York nel 2014 in occasione della mostra collettiva del Futurismo al Guggenheim e probabilmente uno degli aspetti in comune è che nel Futurismo l’astrazione non è strutturale come nel cubismo o come in Mondrian o Bauhaus ma piuttosto una scomposizione di superficie e la Neo-Geo, l’astrattismo geometrico degli anni ’80, è allo stesso modo un’astrazione senza base, volutamente una simulazione dell’astrazione.

E che c’entra Balla con la Street Art?

Qui Balla è solamente il punto iniziale della storia dell’astrattismo italiano, è un riferimento cronologico per arrivare alla Street Art astratta. Abbiamo considerato la produzione astrattista dei pittori di strada degli ultimi cinque anni soprattutto in Italia. Qualche assonanza col Futurismo storico la troviamo nel bisogno di uscire fuori dal Museo anche se questa Steet Art astratta si sta un po’ istituzionalizzando e sta diventando decorativa.

Carla Accardi
Accardi Carla Marrone bronzo 1967 vernice su sicofoil su cartone dipinto cm 48×70
Depero
Fortunato Depero, ballerina, 1919-20, olio su tela

 

Informazioni utili

REPLAY | DEPERO HALLEY – Epifenomeni cromomaterici

A cura di Giancarlo Carpi e Graziano Menolascina

Dal 24 gennaio al  24 aprile 2019

Futurism&Co Art Gallery, via Mario de’ Fiori 68, Roma

Tel 066797382

info@futurismandco.com

www.futurismandco.com

ABSTRACTA | DA BALLA ALLA STREET ART

A cura di Giuseppe Stagnitta, Giancarlo Carpi e Raffaella Bozzini

Dal 13 febbraio al 6 aprile 2019

Galleria Edieuropa, Piazza Cenci, 56 – Roma

Tel. 0664760172

edieuropa@tiscali.it

www.galleriaedieuropa.it

*Nella prima immagine: Fortunato Depero, Lettrice e ricamatrice automatiche, 1921-22, olio su tela

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