A Venezia per il Carnevale? Fate uno stop a Palazzo Ducale per la mostra appena inaugurata dedicata a Canaletto e al Settecento veneziano.
C’è stato un tempo in cui il Carnevale a Venezia era altro che travestimenti cheap e turisti alla rinfusa. Un tempo in cui la tradizione carnevalesca della Serenissima conosceva la sua stagione più alta, tra feste infinite nei salotti bene e bagordi per le calli. Un’era di traballamento politico – nel XVIII secolo la Repubblica di Venezia si avviava verso la sua caduta – ma anche di incredibile produzione culturale, con la rivoluzione teatrale di Carlo Goldoni, le composizioni musicali di Vivaldi, la pittura di Tiepolo e del Canaletto. A quest’ultimo, e a tutto il Settecento veneziano, è dedicata la mostra che ha inaugurato il 23 febbraio a Palazzo Ducale, nelle stanze dell’Appartamento del Doge.
Un avvio in grande stile del programma espositivo della Fondazione Musei Civici di Venezia, presentato di recente alla stampa a Milano. Difatti, non si realizzava in Laguna una mostra di tale portata su Canaletto da più di vent’anni: 11 sale, 25 opere del più celebre vedutista veneziano, tra cui dipinti esposti a Venezia per la prima volta, prestiti della Royal Collection inglese e di musei internazionali come il Louvre e il Museum of Fine Arts di Boston, a cui si sommano 80 tele di altri maestri settecenteschi, 20 sculture, più svariate incisioni, disegni, porcellane e argenteria per un totale di 270 pezzi. Un’esposizione imponente che, a tratti, trova difficoltà a mantenere un equilibrio, indiscutibilmente spalleggiata dalle scenografiche sale dell’Appartamento del Doge e da un lighting design ben studiato che esalta la bellezza e la luce innata delle vedute di Canaletto.
“Un progetto di grande ricchezza sull’artista che più di tutti ha regalato, e ancora oggi continua a regalarci, l’immagine di Venezia come città d’arte, che ha messo l’architettura veneziana al centro di tutta la sua immaginazione creativa. È una mostra che attraversa il Settecento, un secolo molto complesso, difficile da definire e da catalogare”, spiega Gabriella Belli, Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Nelle prime sezioni, l’esposizione si focalizza sul pittore veneziano e sulle sue limpide vedute lagunari, con le architetture senza tempo e lo scorrere della vita quotidiana lungo le fondamenta e i canali. Ci si potrebbe perdere a osservare i dettagli, quasi fotografici, di ogni tela. Accanto a Canaletto, si dispiega una panoramica sull’arte veneziana del Settecento– arti applicate comprese – con opere di Giambattista Tiepolo, Antonio Pellegrini, Federico Bencovich, Francesco Guardi e Giambattista Piranesi, per elencarne solo alcuni. Chiude il percorso espositivo, forse in maniera un po’ troppo frettolosa, il bozzetto per il monumento commemorativo a Francesco Pesaro di Antonio Canova, indice della fine di un’epoca, non solo artistica, e dell’inizio della stagione neoclassica.
Visitabile fino al 9 giugno, “Canaletto & Venezia” è stata curata dallo storico dell’arte Alberto Craievich e realizzata in collaborazione con la Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais.
INFORMAZIONI UTILI
Canaletto & Venezia
sino al 9 giugno 2019
Palazzo Ducale, Appartamento del Doge
San Marco, 1, 30124 Venezia
http://palazzoducale.visitmuve.it