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L’acquerello non è mai stato così contemporaneo. Andrey Esionov a Firenze

Andrey Esionov

Realtà e spettri interiori trapelano dalla ruvida carta. E l’acquerello non era mai stato così contemporaneo. Ha inaugurato lo scorso 5 marzo 2019 all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze la mostra Neo-Nomadi e Autoctoni (fino al 28 aprile). Quasi cinquanta acquerelli firmati Andrey Esionov (Tashkent, 1963) mettono in luce la maestria unica dell’artista russo, che ha saputo immergere nella contemporaneità come nessuno prima una tecnica storica come quella dell’acquerello.

Quella di Firenze -seguita da Roma il prossimo settembre- costituisce la tappa di un ciclo di mostre personali volte a far conoscere in Italia l’arte, la ricerca artistica e la poetica di Andrey Esionov. Con Neo-Nomadi e Autoctoni, si accendono i riflettori sull’umanità in movimento: un fenomeno in atto in tutto il mondo. Dai grandi flussi migratori al turismo di massa. Focalizzandosi su un aspetto più attuale che mai, Andrey Esionov si posiziona al di fuori delle scene che rappresenta per poterne cogliere sfumature e paradossi.

Andrey Esionov
Andrey Esionov – Neo-Nomadi e Autoctoni (foto Luca Rossano)

Dalla serie dedicata agli artisti di strada a quella intitolata “Cavallo e cocchiere”. Dai “Ritratti” alle “Riflessioni”. Fino al gruppo di lavori intitolato “Neo-Nomadi” -da cui il titolo per l’esposizione- nel quale i protagonisti spaziano dal turista ricco in attesa dell’imbarco al pover’uomo che attende il permesso di soggiorno. La potenza di queste opere viste dal vero lascia senza parole.

“Le opere di Andrey non vanno viste sulle riproduzioni, è fondamentale vederle dal vero. Solo in questo modo è possibile percepirne l’importanza pittorica. Si evince in maniera chiara quanto l’acquerello sia strumento di velata inquietudine: Esionov è in grado di traslare la realtà banale su un altro piano, elevandola e trasformandola in evidente irrequietezza. Ed è proprio questo l’aspetto straordinariamente contemporaneo che questi lavori racchiudono al di là della componente prettamente pittorica. Andrey ci mette davanti all’inquietudine, alla modernità e alla contemporaneità della pittura figurativa come nessuno ha mai fatto. Ci troviamo di fronte a un grande artista, e se ne volete la certezza assoluta vi invito a guardare dal vero le sue opere”. Ha riferito, durante la conferenza stampa di presentazione, Paolo Manazza, pittore, esperto d’arte e direttore di ArtsLife.

Andrey Esionov
Andrey Esionov – Neo-Nomadi e Autoctoni (foto Chiara Suardi)

E se a un primo sguardo si evince la capacità dell’artista di interpretare il mondo contemporaneo, dall’altra parte è stupefacente il modo in cui Esionov maneggi una tecnica come quella dell’acquerello che per sua natura non permette il minimo errore.

Nel caso di Esionov -afferma Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno- colpisce la sua sicurezza nel distribuire i colori, nel calibrare i chiaroscuri e soprattutto, nel padroneggiare la delicatissima operazione del “risparmiare” la carta per i bianchi, creando colpi di luce, luminosità diffuse e all’occorrenza contorni esatti e finissimi, con un virtuosismo che gli consente di mostrare una scena attraverso una ragnatela, come contemplata da un vecchio edificio in disuso. Certo nulla è lasciato al caso, in questo suo lavoro dall’apparenza brillante ma dal ductus controllato e perfino meticoloso.

Andrey Esionov
Andrey Esionov – Neo-Nomadi e Autoctoni (foto Chiara Suardi)

Nel 1981 Andrey Esionov si è diplomato al Collegio Repubblicano di Musica e Arte come pittore e grafico. Nello stesso anno è entrato all’Istituto d’Arte Teatrale A. N. Ostrovskij di Tashkent dove ha portato a termine i corsi di studi accademici della classe di pittura su cavalletto. Esionov è membro dell’Unione Creativa dei Pittori Russi, dell’Unione dei Pittori Russi e membro effettivo dell’Accademia Russia di Belle Arti; insignito della medaglia d’oro dell’Accademia Russa di Belle Arti e della medaglia d’argento dell’Unione Creativa dei Pittori Russi; vincitore della VI edizione del Festival Internazionale d’Arte di Mosca «Tradicij i sovremmennost”» [Tradizioni e contemporaneità] nella categoria pittura.

Con Neo-Nomadi e Autoctoni l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze apre le porte dell’Italia a un maestro che ha saputo fondere nei suoi lavori tradizione e attualità: non a caso, il curatore della mostra Alexander Borovsky, definisce Andrey Esionov un “arcaista-innovatore”. Insomma, questo imperdibile incontro ci da la possibilità di riflettere su molti fronti: dallo scenario urbano odierno al ritorno della pittura figurativa proposta in chiave estremamente contemporanea.

Andrey Esionov
Andrey Esionov – Neo-Nomadi e Autoctoni (foto Chiara Suardi)

Informazioni utili

Andrey Esionov | Neo-Nomadi e Autoctoni

A cura di Alexander Borovsky

Fino al 28 aprile 2019

Accademia delle Arti del Disegno, via Orsanmichele, 4 Firenze

Sala delle Esposizioni

Da martedì a sabato: ore 10.00-13.00 e 17.00-19.00

Domenica: ore 10.00-13.00

Lunedì chiuso

Ingresso libero

www.aadfi.it

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