A Palazzo Grassi oltre 80 opere tracciano un percorso incentrato sulla produzione pittorica dell’artista belga. Grandi nomi per gli stupendi spazi di Punta della Dogana
Quando si legge il titolo “La Pelle” non si è davanti a una coincidenza: anche se l’artista protagonista della mostra è belga, il riferimento è proprio al libro di Curzio Malaparte pubblicato nel 1949. Stiamo parlando della prima personale in Italia di Luc Tuymans (Mortsel, Belgio, 1958), presentata oggi a Palazzo Grassi nell’ambito del programma di monografiche, dedicate a grandi artisti contemporanei, che dal 2012 a oggi si alternano a esposizioni tematiche della Pinault Collection. Curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con lo stesso Tuymans, la mostra – che occuperà gli spazi veneziani fino a gennaio 20202 – presenta oltre 80 opere, tracciando un percorso incentrato sulla sua produzione pittorica, con una selezione di dipinti che vanno dal 1986 a oggi, provenienti dalla Collezione Pinault, e da musei internazionali e collezioni private.
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In contemporanea, su il sipario anche a Punta della Dogana, dove a debuttare è l’esposizione “Luogo e Segni”, a cura di Martin Bethenod, direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, e Mouna Mekouar, curatrice indipendente. La mostra – in questo caso aperta fino a dicembre prossimo – prende il nome dall’opera di Carol Rama presente in mostra, riunendo una trentina di artisti le cui opere intrattengono un rapporto particolare con il loro contesto urbano, sociale, politico, storico, intellettuale. Tra gli artisti presenti ci sono Berenice Abbott, Trisha Donnelly, R. H. Quaytman, Wu Tsang, e nuclei di opere, di Louise Lawler, Agnes Martin, Julie Mehretu, Anri Sala e Šejla Kamerić, Tatiana Trouvé. Presto leggerete un’ampia recensione su ArtsLife: intanto vi anticipiamo una galleria di immagini…