Dopo la recente attribuzione a Van Gogh di una piccola natura morta che si trova in museo americano, considerata un falso per molto tempo, ora è il turno di un dipinto di papaveri che tra l’altro nasconde una sorpresa sotto la superficie…
Dopo oltre un anno di analisi e ricerche, il Wadsworth Atheneum Museum (Hartford, Connecticut) ha autenticato il dipinto “Vaso con papaveri” come un vero van Gogh. Per confermare che il lavoro fosse effettivamente del pittore, il museo ha lavorato con specialisti al Van Gogh Museum di Amsterdam.
“Vaso con papaveri” è stato datato al 1886, nel periodo in cui Van Gogh arriva a Parigi. Per autenticare il dipinto, i ricercatori del Van Gogh Museum hanno mappato i supporti di lino del dipinto e testato campioni di pittura. La documentazione fotografica rivela anche che il dipinto fu esposto all’Armory Show inaugurale di New York nel 1913. Il museo aveva ricevuto il dipinto attraverso un lascito, che comprendeva anche opere di Renoir, Monet e Redon, dalla collezionista e scrittrice Anne Parrish Titzell nel 1957.
Louis van Tilborgh, ricercatore senior al Van Gogh Museum e professore di storia dell’arte all’Università di Amsterdam, ha dichiarato: «quasi 50 anni dopo la pubblicazione del primo catalogo ragionato di opere di van Gogh, che è stato scritto da Jacob -Baart de la Faille, si può dire che lentamente ma inesorabilmente, si stanno compiendo progressi reali negli studi di Van Gogh»
Inoltre la tela nasconde una sorpresa: un primo studio al Wadsworth ha rivelato un’immagine nascosta sotto la natura morta e ulteriori indagini sono state intraprese ad Amsterdam. I raggi X e la riflettografia a infrarossi hanno mostrato che quando la tela viene ruotata di 180 gradi, si può vedere il ritratto di un uomo di profilo