Nel corso degli scavi della Regio V è tornato alla luce un Thermpolium, con il suo bancone splendidamente affrescato e le anfore che contenevano cibi e bevande. Era una pratica diffusa infatti, consumare il pranzo (prandium) fuori casa.
Ne avevamo dato notizia in anteprima il 2 marzo – durante gli scavi ancora in corso – prendendo spunto dalle foto pubblicate su instagram dal direttore uscente del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna. Ora gli affreschi che decoravano il bancone del Thermpolium (o Termpopolio) , sono completamente liberi dalla terra e possono essere ammirati in tutta la loro bellezza insieme agli altri reperti rirovati nelle vicinanze nel corso degli scavi della Regio V.
Come avevamo già anticipato nel nostro precedente articolo, il Thermpolium, altro non era che l’antenato della nostra tavola calda dove si consumavano velocemente bevande e cibi caldi per chi si trovava indaffarato lontano da casa. Gli affreschi di quello che era il ‘bancone ‘ dell’attività raffigurano su un lato, una bella figura di Nereide su cavallo in ambiente marino e dall’altro l’ illustrazione, molto probabilmente, dell’attività stessa che si svolgeva nella bottega, quasi come un’insegna commerciale: lo si evince dalle anfore ritrovate proprio davanti al bancone e che riprendono appunto, l’immagine dipinta.
Come recita la nota diffusa dall’ufficio stampa del Parco Archeologico, il Termopolio è emerso nello slargo che fa da incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, ormai interamente portato in luce nel cantiere di scavo. L’impianto commerciale è parzialmente scavato, in quanto collocato lungo uno dei fronti di scavo, oggetto dell’intervento di messa in sicurezza e consolidamento del Grande Progetto Pompei, che sta interessando gli oltre 3km di perimetro dell’area non scavata del sito.
Il ritrovamento di un Thermpolium non rappresenta una novità assoluta per Pompei – basti pensare al Thermopolium di Lucios Vetutius Placidus su via dell’Abbondanza, uno dei meglio conservati dei precedenti scavi – tuttavia, come sottolinea la Direttrice ad interim del Parco Archeologico di Pompei , Alfonsina Russo:
Per quanto strutture come queste, siano ben note nel panorama pompeiano Alfonsina Russo il rinnovarsi della loro scoperta, con anche gli oggetti che accompagnavano l’attività commerciale e dunque la vita di tutti i giorni, continua a trasmettere emozioni intense che ci riportano a quegli istanti tragici dell’eruzione, che pur ci hanno consegnato testimonianze uniche della civiltà romana.
(Nella prima immagine: *Affreschi che decoravano il bancone Immagine © Parco Archeologico Pompei)