Leonardo. La macchina dell’immaginazione è un percorso attivo nel pensiero dell’artista di cui ricorrono i 500 anni dalla morte. Palazzo Reale di Milano e Studio Azzurro realizzano una mostra dove la tecnologia si fa porta per la partecipazione diretta del visitatore. In esposizione fino al 14 luglio.
Sono passati 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, ma ancora non si è esaurito il carico di domande e risposte che la sua inesauribile ricerca è in grado di proporre. Così per la celebrazione dell’anniversario della morte i tributi si susseguono per tutta la penisola e Milano non si tira indietro. Se le suggestioni leonardesche sono continue, è importante però proporre soluzioni espositive sempre stimolanti in modo da cogliere ogni sfumatura del pensiero dell’artista e scienziato.
Così Palazzo Reale di Milano si è affidato a Studio Azzurro, collettivo artistico da quasi 40 anni esperto in videoambientazioni, per creare un percorso interattivo che integri competenze e linguaggi differenti. Spaziando dal video all’animazione grafica ai sistemi interattivi, Leonardo. La macchina dell’immaginazione è composta da sette videoinstallazioni immersive realizzate grazie anche alla competenza scientifica dello storico dell’arte Edoardo Villata. Le grandi macchine scenografiche, la cui struttura è liberamente ispirata a disegni leonardeschi, corrispondono ad altrettante sezioni: Le Osservazioni sulla natura; La città; Il paesaggio; Le Macchine di pace; Le Macchine di guerra; Il Tavolo anatomico; La pittura.
La maggior parte di queste sezioni possiedono un grande livello di interattività e coinvolgono il visitatore invitandolo a comunicare tramite alcune parole-chiave tratte dal lessico vinciano, che, una volta pronunciate, danno vita alle narrazioni video, in cui i disegni di Leonardo sono affiancati, percorsi o rivisitati da filmati talora iperrealistici, talora quasi astratti.
«Il visitatore si troverà quindi a contatto con alcuni esempi delle idee e degli studi di Leonardo: la veduta a volo di uccello, le macchine, sia a uso civile, sia a uso militare, le mappe, gli studi sull’anatomia dei cavalli e dei volatili; ma anche a terrificanti immagini di diluvio, a volti trasfigurati dall’ira, a malinconici pensatori, a tenere e divertite immagini di cani, di gatti o di granchi. Il tutto sempre commentato da suoni, che talvolta accennano a diventare un abbozzo di frase musicale, e da citazioni tratte dai manoscritti leonardeschi»
Edoardo Villata
Leonardo. La macchina dell’immaginazione si configura allora come un percorso didattico e allo stesso tempo emozionale, in grado di delineare l’ampiezza del pensiero di Leonardo ed insieme ponderarne il riverbero immaginifico. Macchine quasi fantastiche si alternano a fitti fogli di appunti in un ambiente dai toni artigianali, modulato sui colori del legno, della carta, della tela. Una camminata attenta lungo i pensieri di un artista eterno.