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Incontro di tragiche sorti: la storia di Van Gogh e della sua unica compagna

Vincent van Gogh, Ritratto di Sien Hoornik Vincent van Gogh, Ritratto di Sien Hoornik
Vincent van Gogh, Ritratto di Sien Hoornik
Vincent van Gogh, Ritratto di Sien Hoornik

Lo studioso Martin Bailey pubblica il libro Living with Vincent van Gogh: The Homes & Landscapes that Shaped the Artist. Tra le novità della ricerca condotta da Bailey, interessante il focus sul tragico destino dell’unica compagna che il pittore abbia avuto: Sien Hoornik.

Una difficile strada verso l’abisso è ciò che Vincent Van Gogh ha condiviso con l’unica compagna stabile che ebbe in 37 anni di vita. Sien Hoornik il nome della ragazza, il suicidio il termine ultimo della sua esistenza. Un pensiero fisso, soluzione estrema già chiara durante i 18 mesi di relazione con l’artista olandese: prima che lui con un colpo di pistola si togliesse la vita in quel campo nel nord della Francia, lei promise che avrebbe fatto lo stesso.

Una prostituta, un figlio a carico, uno in arrivo. Quasi come fosse una triste inerzia a muoverla, Sien si presentò così a Van Gogh; il quale, commosso e intenerito dalla fragilità di un’anima forse più precaria della sua, decise di prendersene cura iniziando una relazione di mutua compagnia. E forse più di questa compagnia disperata – sorretta da una volontà di accettarsi per non rimanere soli, piuttosto che per un reale sentimento – i due non potevano darsi.

Vincent van Gogh, Ritratto di Sien Hoornik
Vincent van Gogh, Ritratto di Sien Hoornik

Sien appare anzi piuttosto gretta e meschina nel rifiutare quasi totalmente la passione di Van Gogh per l’arte e la letteratura, forse indispettita dalle reticenze di Theo, fratello di Vincent, ad accettare che un’ex-prostituta venisse accolta in casa dal pittore, già instabile economicamente e mentalmente. Non le migliori premesse, tanto che il sodalizio non si avvicinò mai al matrimonio nonostante le insistenze di lei. Van Gogh soffrì molto nel rifiutare, temendo di aver compromesso ulteriormente il delicato equilibrio psicologico della compagna.

Come ricostruito da Martin Bailey, esperto di Van Gogh, nel suo nuovo libro Living with Vincent van Gogh: The Homes & Landscapes that Shaped the Artist, Hoornik non ha avuto una vita facile: ha perso due bambini in tenera età e ciascuno dei quattro uomini da cui è stata ingravidata hanno finito poi con l’abbandonarla. Anche Van Gogh, come detto, non si decise mai ad impegnarsi seriamente con lei. Nel 1901, all’età di 51 anni, si sposò finalmente per la prima volta, con Arnoldus Franciscus van Wijk, di 11 anni più giovane. Fu lui, secondo le ricerche di Bailey, a identificare il corpo riesumato della moglie una settimana dopo la sua morte, ormai in uno stato di decadenza.

Bailey ha inoltre fatto definitiva chiarezza sulle circostanze della morte, finora poco definite, rintracciando il suo certificato di morte nell’archivio municipale di Rotterdam. Nel 1904, 21 anni dopo il suicidio di Vincent Van Gogh, Sien Hoornik mantenne fede alla sua promessa e si tolse la vita annegandosi nel fiume Shelda.

 

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