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Festival del Cine Español, tappa a Campobasso con il regista basco Koldo Serra

Koldo Serra Koldo Serra
Koldo Serra
Koldo Serra

Dal 6 all’8 giugno torna a Campobasso il Festival del Cine Español, giunto alla sua dodicesima edizione.

E’ prodotto da Exit Media con il sostegno dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, dell’Instituto Cervantes, di AC/E, dell’Ente del Turismo spagnolo di Roma e con la collaborazione di Fondazione Molise, Regione Molise e Associazione Kiss Me Deadly.

Sarà l’auditorium del Palazzo Gil ad ospitare la tre giorni dedicata al cinema spagnolo e latinoamericano di qualità, con uno sguardo sulla storia e sul sociale, ai diritti Lgbt e ai temi di più scottante attualità, con ampio spazio dedicato a opere prime e seconde. Sei le pellicole in programma e l’incontro finale sabato 8 giugno con il regista basco Koldo Serra, che ha curato la prima serie de “La casa di carta” su Netflix.

L’inaugurazione della kermesse, prevista giovedì 6 giugno alle ore 19 con il film colombiano “Matar a Jesús”, opera seconda di Laura Mora, osannata al Festival di San Sebastián. Alle 21,30 l’anteprima italiana di “Yuli”, lungometraggiodi Icíar Bollaín (Te doy mis ojos; También la lluvia; El olivo). Il film, che sarà distribuito in autunno in Italia da Exit Media, ha vinto il premio come Miglior Sceneggiatura all’ultimo festival di San Sebastian per Paul Laverty. Arricchito da coreografie cariche di lirismo, Yuli ruota intorno all’incredibile parabola di Carlos Acosta, in arte Yuli, una leggenda vivente della danza che da piccolo si rifiutava di ballare. Obbligato dal padre che vuole dargli un’opportunità per lasciare una Cuba attanagliata da decenni di embargo, giunge al successo mondiale diventando un performer paragonato a miti quali Nureyev e Baryshnikov.

Venerdì sarà la volta dell’esordio della regista Arantxa Echeverria “Carmen y Lola” (ore 19.00), fresco vincitore di due premi Goya come Miglior Opera Prima e come Miglior attrice non protagonista (Carolina Yuste). Presentato e applauditissimo alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2018, il film racconta la storia di Carmen, una ragazza che appartiene a una comunità di gitani nei sobborghi di Madrid. Destinata a riprodurre uno schema che si ripete di generazione in generazione, e quindi sposarsi presto e crescere il maggior numero di bambini possibile, incontra un giorno Lola, gitana come lei, ma per nulla rassegnata a quel destino.

Alle 21,30 l’esilarante opera prima di Gustavo Salmerón “Muchos Hijos, Un Mono Y Un Castillo”, Premio Goya 2018 come Miglior Documentario, vincitore anche al Karlovy Vary Film Festival, campione d’incassi in patria e amato da Almodóvar. Infine sabato gli ultimi due film: alle 19,00 “Las distancias”, pellicola di Elena Trapé del 2018. Un gruppo di amici si recano a Berlino per fare una visita a sorpresa al loro amico Comas, che compie trentacinque anni. Ma Comas non li accoglie come si sarebbero aspettati. Durante il fine settimana emergono le loro differenze e la loro amicizia viene messa alla prova. Insieme scopriranno che il tempo e la distanza possono cambiare tutto.

Alle 21 una grande conclusione con l’incontro con il regista basco Koldo Serra: esordisce nel 2006 con “Bosque de sombras” che annovera nel cast Gary Oldman, Paddy Considine e Virginie Ledoyen. Dopo la mega produzione di “Guernika” (2016), dramma storico sulla Guerra Civile Spagnola, Serra torna al thriller con “70 Binladens” prodotto interamente in Spagna. Dopo l’incontro, il film “70 Binladens”, vibrante film del regista basco su una rapina in banca, protagonisti Emma Suárez e Nathalie Poza, che ha raccolto molti applausi all’ultimo festival di Sitges. Curiosità: 15 giorni dopo la fine delle riprese, Serra si unisce alla serie di Netflix per girare un’altra rapina. Questa volta è “La casa di carta”.
Le proiezioni sono tutte in versione originale con sottotitoli in italiano. Media partner del festival è la RAI Radiotelevisione italiana.

www.cinemaspagna.org

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