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Due giornate dedicate all’antico da Cambi a Genova con opere di Fabris, James e Fiasella

William James (attivo 1754 – 1771) Veduta del Canal Grande da Campo San Vio STIMA: EUR 30.000,00 – 40.000,00

Due giornate dedicate all’antico da Cambi a Genova con dipinti di Fabris, James e Fiasella, oltre ad argenti e maioliche.

L’11 e il 12 giugno Cambi esiterà quattro importanti appuntamenti dedicati all’arte antica. A Castello Mackenzie, verranno esposti ed esitati oltre 900 lotti divisi nei cataloghi di Dipinti Antichi, Maioliche e Porcellane, Argenti e Scultura e Oggetti d’arte.

Martedì 11 Giugno si partirà con gli ARGENTI: due cataloghi per tre secoli di argenteria di cui uno interamente dedicato alle produzioni artistiche del XX secolo che raccoglie molti dei più importanti marchi del secolo breve presentando pezzi unici sia per l’aspetto artistico che storico-culturale, come l’opera eseguita dal romano Ubaldo Vitali -uno dei più grandi maestri argentieri contemporanei- commissionata dal Presidente Richard Nixon per farne dono al senatore Giulio Andreotti. Opere delle più celebri maisones come le parigine Odiot e Puiforcat o le statunitensi Tiffany e Ghoram si confrontano col il danese Jansen e le italianissime Bulgari, Buccellati e del mondo della moda come Gucci e Armani passando per le prestigiose produzioni artistiche e artigiane come quelle dei milanesi Faraone, Messulam, Miracoli, il torinese Fasano, I fiorentini Brandimarte e Sorelli solo per citarne alcuni.

Ubaldo Vitali. Set di coppe in argento
Ubaldo Vitali. Set di coppe in argento

Nel catalogo dedicato alle argenterie del XVIII e XIX secolo sono presentate opere di grandi maestri come l’inglese Paul Storr o come il raffinato servizio di posate Vermeille realizzato a Parigi nella metà dell’Ottocento per la nobile casata dei Valois-Orlean di cui reca lo stemma oltre alle più celebri manifatture Italiane tra cui citiamo un’importante compendio di argenti genovesi del ‘700, un significativo nucleo di caffettiere e lucerne romane prodotte tra il XVII e il XIX secolo per concludere con il monumentale vassoio opera del maestro argentiere torinese Carlo Balbino, fornitore della Casa Reale piemontese, contrassegnato dagli stemmi incrociati dei Savoia e del Granducato di Toscana.

Anonimo fiorentino neoclassico Amore e Psiche, marmo bianco
Anonimo fiorentino neoclassico
Amore e Psiche, marmo bianco

Lo stesso giorno l’asta di SCULTURA, ARREDI E OGGETTI D’ARTE presenterà un concentrato artistico di opere che vanno dal Medioevo, come la preziosa Maestà lignea rivestita in lamina d’argento, rarissima e potente testimonianza della produzione devozionale spagnola tra il XIII ed il XIV secolo, con un fronte di cassone scolpito e lumeggiato in oro con raffigurate le gesta degli antichi condottieri romani, per arrivare al Barocco con le fragili trasparenze dei vetri soffiati e colorati racchiuse in elaborate montature in bronzo cesellato e dorato o i magnifici busti profani in marmo, opera del fiorentino Giuseppe Piamontini, raffinato esempio del gusto della committenza toscana, e giungere infine al Neoclassicismo ed al Romanticismo ottocentesco con gli oggetti del Grand Tour in bronzo o i pregiati marmi colorati dalle eleganti forme architettoniche, il suggestivo e documentato ritratto dell’Accademico d’Italia Vincenzo Monti eseguito nel 1831 dallo scultore Pompeo Marchesi su commissione di Carlo Alberto di Savoia e terminare con un’opera iconica come l’Amore e Psiche in marmo bianco di derivazione canoviana, eccellente interpretazione di uno scultore neolassico italiano del primo Ottocento.

Il 12 giugno sarà la volta del consueto appuntamento dedicato a collezionisti e appassionati di Old Masters Paintings con l’asta dedicata ai DIPINTI ANTICHI. Una sezione particolare del catalogo verrà dedicata a una serie di vedute di Venezia tra cui spiccano per importanza l’opera di Jacopo Fabris L’ingresso del Canal Grande (olio su tela, cm 103×127,8; stima: 80.000-100.000 euro), una veduta del Ponte di Rialto attribuita a un seguace di Canaletto (olio su tela, cm 93×107; stime: 30.000-50.000 euro) e una prospettiva del Canal Grande ritratto da Campo San Voi realizzata da William James (olio su tela, cm 51×86,1; stima: 30.000-50.000 euro).

Jacopo Fabris (Venezia 1689 - Charlottenborg 1761) L'ingresso del Canal Grande STIMA: EUR 80.000,00 - 90.000,00
Jacopo Fabris (Venezia 1689 – Charlottenborg 1761)
L’ingresso del Canal Grande
STIMA: EUR 80.000,00 – 90.000,00

Saranno presenti anche alcune opere realizzate da importanti maestri genovesi come per esempio il dipinto realizzato da Domenico Fiasella che ritrae Enea e il padre Anchise in fuga da Troia (olio su tela, cm 230×190; stima 35.000-45.000 euro), una scena di Baccanale rappresentata da Alessandro Magnasco (olio su tela, cm 86×115; stima: 25.000-35.000 euro) e un dipinto raffigurante Davide e Betsabea di Domenico Fiasella (olio su tela, cm 183×160; stima: 20.000-30.000 euro).

Di particolare interesse risulteranno essere senza dubbio l’opera di Agostino Scilla che ritrae il filosofo Epicuro (olio su tela, cm 93×70; stima: 80.000-120.000 euro), una coppia di belle nature morte con vasi di fiori e uccellini realizzata dal Maestro del vaso a grottesche (olio su tela, cm 76×59; stima: 25.000-30.000 euro), una veduta di paesaggio con ponte e pescatore opera dell’artista Vittorio Amedeo Cignaroli (olio su tela, cm 98×109; stima: 20.000-25.000 euro) e la Veduta di Piazza San Carlo di Torino opera di Carlo Canella (olio su tela, cm 39×50,5; stima: 12.000-15.000 euro).

Agostino Scilla (Messina 1629 - Roma 1700) Epicuro
Agostino Scilla (Messina 1629 – Roma 1700)
Epicuro

Lo stesso giorno Cambi batterà all’asta 224 lotti tra MAIOLICHE E PORCELLANE: l’ampia proposta spazia dal Trecento sino quasi ai giorni nostri. «Accanto a pezzi museali e da collezione saranno vendute ceramiche da grande decorazione» ha sottolineato Enrico Caviglia, il responsabile del dipartimento maioliche e porcellane.
Il catalogo si apre con le maioliche italiane più antiche, quelle del Trecento – in particolare di area laziale – per poi risalire nei secoli sino alla fine dell’Ottocento. Suscitano particolare interesse i pezzi cinquecenteschi di Deruta, tra cui un affascinante e raro busto di Redentore che riporta la data 1551 (stima 6.000-9.000 euro), e le maioliche toscane di Montelupo cinquecentesche e seicentesche tra cui la rara crespina d’inizio XVII secolo che raffigura una scena di ballo all’aperto con coppia e suonatore di liuto (lotto 56, stima 4.000-6.000 euro).

Crespina Montelupo, inizio del XVII secolo Decorata con scena di ballo
Crespina Montelupo, inizio del XVII secolo
Decorata con scena di ballo

Il capitolo delle maioliche chiude con alcuni pezzi di fine Ottocento e inizio Novecento tra cui una coppia di splendidi e raffinati vasi con “ornati moreschi e stemmi” della Manifattura Ginori di Doccia (lotto 90). Le porcellane, 130 lotti tra stoviglie e figurine, provengono da diverse fabbriche italiane, tedesche, francesi, inglesi e russe. Degno delle più prestigiose collezioni private o pubbliche è una ciotola in porcellana di Meissen del 1715-1720 decorata dal boemo Ignaz Preissler nel 1723 circa. Dipinta unicamente in rosso e nero raffigura il fiume Sprea a Berlino con velieri, barche, mercanti e l’esuberante architettura del palazzo dell’Elettore (stima 45.000-50.000 euro).

Un capitolo è riservato alle galanterie di Doccia e di altre fabbriche europee con 11 porcellane che comprendono in particolare bottigliette portaprofumi, pomi da bastone e fornelli da pipa tra cui alcuni pezzi estremamente rari. Infine, ma non per importanza, alcuni vasi di origine russa, tra cui uno eseguito nella Manifattura Imperiale di San Pietroburgo nel periodo di Alessandro III Romanov imperatore (1881-1894) e un vaso da parata di ben 70 cm d’altezza che raffigura su un lato una parata militare e sull’altro un grande stemma imperiale russo con l’aquila bicipite coronata con in petto lo scudo che racchiude la figura di San Giorgio e sulle ali gli otto scudetti con le armi dei domini dell’impero.

Un’altra coppia di monumentali vasi da parata dal fondo blu decorati con esuberanti motivi a rilievo in porcellana biscuit dorata che richiamano motivi d’acqua e che incorniciano medaglioni policromi dipinti con mazzi di fiori e paesaggi animati.

Rarissima e importante ciotola Meissen Decorazione Ignaz Preissler, Boemia, 1723 circa
Rarissima e importante ciotola Meissen
Decorazione Ignaz Preissler, Boemia, 1723 circa

Calendario Aste 11-12 giugno a Genova:

n. 419 Argenti da Collezione
Asta 11 giugno 2019 – Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 7 a lunedì 10 giugno ore 10-19

n.412 Scultura, Arredi e Oggetti d’Arte
Asta 11 giugno 2019 – Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 7 a lunedì 10 giugno ore 10-19

n. 417 Maioliche e Porcellane
Asta 12 giugno 2019 – Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 7 a lunedì 10 giugno ore 10-19

n. 413 Dipinti Antichi
Asta 13 giugno 2019 – Castello Mackenzie, Genova
Esposizione da venerdì 7 a lunedì 10 giugno ore 10-19

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