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Monet, scoperta dei restauratori: sotto i glicini, le ninfee

Ruth Hoppe, conservatore del Gemeentemuseum a L’Aia di fronte a uno dei Glicini di Monet Ruth Hoppe, conservatore del Gemeentemuseum a L’Aia di fronte a uno dei Glicini di Monet
Ruth Hoppe, conservatore del Gemeentemuseum a L’Aia di fronte a uno dei Glicini di Monet
Ruth Hoppe, conservatore del Gemeentemuseum a L’Aia di fronte a uno dei Glicini di Monet

I restauratori del Gemeentemuseum de L’Aja, Paesi Bassi, hanno fatto una  scoperta che riguarda una delle grandi tele (delle 8 rimaste) con i glicini dipinte da Claude Monet.

Preparando la grande mostra su Monet, il Gemeentemuseum ha deciso di staccare il dipinto dei Glicini (1917 – 1920, 150,5 x 200,5 centimetri) dalle pareti, per la prima volta da quando erano stati acquistati nel 1961, per  un controllo molto sollecitato da Ruth Hoppe, conservatore per la collezione di arte moderna, che aveva notato come nella tela fossero presenti piccole schegge di vetro.

Grazie ai raggi X si è visto che le schegge nella tela erano i resti del bombardamento degli alleati su Giverny, durante la Seconda guerra mondiale, che aveva colpito anche lo studio di Monet, un evento certificato da un report del Moma del 1957. Ma oltre alle “cicatrici di guerra”, dietro i Glicini si nascondeva una versione delle Ninfee che, secondo Frouke van Dijke, curatrice nello stesso museo della sezione d’arte del XIX secolo, potrebbero considerarsi una prova d’artista prima del quadro finale.

 

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