Ritratti di Super Donne. Dopo l’incursione a Firenze, il misterioso street artist #lediesis torna a Roma con otto nuove eroine.
Ricordate i poster con le otto eroine apparse misteriosamente l’otto marzo nei vicoli di Firenze? Dalla regina egizia Nefertari a Sofia Loren, da Rita Levi Montalcini a Margherita Hack, le Superwoman avevano incantato e incuriosito i passanti e in breve tempo erano diventate un fenomeno social con innumerevoli condivisioni su Instagram che continuano ancora oggi. Dell’autore – o degli autori perché potrebbe trattarsi di un collettivo di artisti – non sappiamo nulla se non il nome lasciato con tanto di hashtag sui vari murales.
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Qualche giorno fa #Lediesis è tornato a farsi vivo, questa volta a Roma, scegliendo come scenografia delle sue eroine soprattutto lo storico quartiere di Trastevere e omaggiando la Capitale con i ritratti pop di due donne amatissime dai romani: Anna Magnani e Sora Lella.
Qualcuno ha chiesto di rappresentare anche Artemisia Gentileschi che a Roma non era solo nata, ma aveva iniziato la sua brillante carriera artistica nella bottega del papà Orazio, pur fra mille difficoltà che tutti conosciamo. In effetti Artemisia è proprio quel tipo di donna che rappresenta in pieno il messaggio di Lediesis: trasformare il dolore in forza, la difficoltà in un’opportunità. Lo street artist però sembra aver trovato un’altra musa per i suoi murales, a dir la verità più riconoscibile e amata dal grande pubblico: Frida Kahlo. La pittrice messicana infatti è apparsa nelle opere dell’artista sia a Firenze che a Roma. E sulla sua pagina Instagram l’artista ha riportato una sua citazione:
“Niente ha più valore della risata. La vera forza è ridere, essere leggeri. La tragedia è la cosa più ridicola.”
Nelle finte finestre o sotto degli archi – a formare delle cornici naturali alle opere – anche Lara Croft, Eva kant, Barbie versione influencer, Marina Abramovic e perfino Morticia Addams. I personaggi non debbono essere necessariamente esistenti. Quel che conta è chi rappresentano.
Ogni volta che appare una superwoman si scatena una sorta di caccia al tesoro a trovare le altre sette. Il numero otto infatti, sembra essere una costante. Otto marzo, otto donne a Firenze e otto a Roma. Otto però è anche il simbolo dell’equilibrio cosmico e dell’infinito, delle forze della natura risultato dell’interazione cosmica di Yin e Yan.
Ammiccano con l’occhiolino ma non per sedurre. Le eroine di #Lediseis strizzano l’occhio al passante per mostrargli che non occorre venire da Kripton per avere dei superpoteri. Un messaggio semplice e carico di positività che irrompe nella quotidianità frenetica dei tanti che camminano veloci con uno sguardo distratto alla strada e l’altro al telefonino. Leggerezza è la parola d’ordine. Anzi, ‘ruzzo’ – voglia di divertirsi, di scherzare – è proprio il mantra di #Lediesis. Attraverso i volti iconici di tante donne trasformate in eroine con la ‘S’ di Superman, i poster invitano a riflettere sulla forza che alberga in ognuno di noi. E lo fa esplorando il caleidoscopico e inafferrabile universo femminile dove tante storie diverse e in alcuni casi opposte tra loro, dimostrano che la forza d’animo è la ‘kriptonite’ in grado di esaltare i nostri superpoteri.