Designer contemporanei accanto a firme storiche ed una ricercata selezione di vetri di esclusiva produzione Venini in asta da Cambi a Milano il 20 giugno
FINE DESIGN
L’asta di Fine Design vedrà l’alternanza di firme storiche del Design italiano del ‘900 come Gio Ponti, Ettore Sottsass, Piero Fornasetti, Lucio Fontana, Gaetano Pesce e Sandro Chia e artisti contemporanei quali Federico Pepe & Patricia Urquiola, Maurizio Galante, Luca Bojola & Carlo Altobello, Trent Jansen & Chris Nicholson uniti nel segno dell’Alchimia, tema ideale dell’asta, vista come motore del processo creativo che -attraverso l’ingegno dell’artista- ha permesso di dar vita ad “oggetti di materia spirituale e divina”. Una sezione del catalogo è appunto intitolata “Alchemysts” con opere selezionate come estensioni della visione degli autori la cui ricerca simbolica diviene veicolo di un messaggio universale, ed a questa selezione è ispirata l’installazione “The Golden Temple of Alchemy” disegnata dallo studio CTRLZAK che accompagnerà l’asta su progetto di Valentina Guidi Ottobri: un’evocazione dell’ultimo tempio dell’alchimia con al centro la fornace Athanor, su cui interviene l’artista Flaminia Veronesi. Sulle vetrine i simboli rappresentano la dualità di Sole e Luna come l’infinito Eterno, il Grande Ciclo dell’Universo e la Grande Opera, che si interfacciano come filtro alla realtà in mostra.
Tra gli oltre 100 lotti troviamo i due top lot a firma Lucio Fontana: l’esclusiva Base di tavolo in terracotta smaltata policroma -pezzo unico con firma originale- e l’iconico Tavolo basso con struttura in legno e piano in vetro decorato progettato a quattro mani con Osvaldo Borsani, con decoro realizzato in olio e smalto per la serie “Concetto Spaziale”. Si distinguono alcuni arredi disegnati da Gio Ponti, come il raro tavolo basso con struttura in legno, piano in vetro e puntali in ottone, la coppia di poltrone rivestite in alcantara e skai e dettagli in ottone disegnate per il celebre Hotel Parco dei Principi o l’insolita Credenza in legno mod. 2184 con rivestimenti in canna intrecciata e sostegni in ottone.
Di Sottsass viene proposto il Mobile in legno e laminato plastico della serie SuperBox produzione Poltronova, Italia, 1966, di Pietro Chiesa un Raro mobile in legno a sette cassetti con superfici rivestite in cristallo colorato specchiato di Fontana Arte. Tra i contemporanei segnaliamo l’interessante Sedile in quarzo, marmo nero e metallo di Luca Bojola & Carlo Altobello, e il set di mobili “Shaker Family Home” in legno di Trent Jansen & Chris Nicholson.
SOLOVENINI
Lo stesso giorno verrà esitata l’asta esclusiva SoloVenini dedicata appunto ai vetri di produzione della storica fornace. La tornata offre opere di quasi tutti gli autori che hanno collaborato con Venini: Tyra Lundgren, Gio Ponti, Fulvio Bianconi, Carlo e Tobia Scarpa, Alessandro e Laura de Santillana, Owe Thorsen e Brigitta Karlsson, Tapio Wirkkala, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass fino ovviamente allo stesso Paolo Venini.
“Ho fortemente voluto inserire questo appuntamento per soddisfare le richieste sempre crescenti che una sola vendita annuale non colmava” dichiara l’esperto Marco Arosio “con un’asta che comprende una grande raccolta di vasi selezionati da una collezionista attenta al meglio della produzione di Venini tra gli anni ’70 e 2000, produzione che sta attirando l’interesse del mercato di settore.”
Tra i quasi 150 lotti si distinguono l’originale Upupa in paste vitree policrome su bronzo patinato e il Tacchino in vetro soffiato con decoro a murrine nere, lattimo e cristallo, testa in vetro corallo e piede in bronzo patinato, entrambi di Toni Zuccheri, l’importante Centrotavola “Fuochi d’acqua” di Giorgio Vigna in vetro pesante iridato con fiori in vetro soffiato trasparente su steli in rame. Di Fulvio Bianconi sono le due rare Bottiglie seriePezzati in vetro soffiato con decoro di tessere multicolori in apertura, che conquistano la copertina del catalogo e già viste sulla copertina del primo storico volume “I vetri Venini” di Franco Deboni, così come le Cinque figurine e un candeliere in forma di tamburo “Musicanti” in pasta vitrea policroma e vetro lattimo. Di Alessandro Mendini l’interessante Soldato di Vetro, scultura in forma di testa in vetro a incalmo rosso corallo opaco e nero con incisioni, o il Vaso Grande Brindisi con decoro a murrine zolfo su basamento in vetro trasparente blu. Infine di Gae Aulenti segnaliamo la grande Scultura a cornucopia in vetro pulegoso soffiato entro rete in ferro intitolata “Ritorto”.
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