98,875,924 sterline per la Evening Sale di Sotheby’s di arte impressionista e moderna a Londra. Quasi il triplo del totale di ieri sera da Christie’s (36.4 mln) nonostante il minor numero di lotti offerti (25 lotti contro i 34 della maison di Pinault). Nel 2018 la casa d’aste aveva totalizzato 87,5 milioni mentre nel 2017 erano stati ben 127,9.
Top price l’annunciato “Nymphéas” di Claude Monet. La gara si è aperta a 17 milioni e si è fermata al colpo di martello di 21, che con i diritti diventano 23,731,624. Un buon prezzo, ma comunque inferiore alla stima minima di 25 milioni.
I dipinti in “serie” di Monet sono tra i più immediatamente riconoscibili al mondo. Le serie delle “Ninfee” e dei “Covoni” sono quelle che solitamente vendono meglio anche in asta. Ricordiamo i recenti 110.747.000 dollari per un mucchio di fieno venduto a New York nel maggio scorso -nuovo record d’asta per l’artista ma anche per qualsiasi opera impressionista. L’olio (92 x 89 cm) in asta stasera è del 1908 e raffigura i suoi iconici fiori acquatici presenti in altre versioni in collezioni museali sparse in tutto il mondo. Spesso le ninfee sono ricercate da varie tipologie di collezionisti. Non solo gli amanti dell’Impressionismo, ma anche coloro che amano l’Astrattismo. Il modo radicale con cui Monet si approccia al colore e alla forma in queste opere segna infatti l’inizio dell’astrazione. Così un collezionista che compra Gerhard Richter, potrebbe innamorarsi con grande facilità anche delle ninfee di Monet.
Su questa serie lo stesso artista racconta: “Mi ci è voluto un po’di tempo per capire le mie ninfee. Le ho piantate puramente per piacere. Le ho cresciute senza pensare di dipingerle. […] E poi, tutto in una volta, ho avuto la rivelazione:come era meraviglioso il mio laghetto – e ho preso la mia tavolozza. Non ho avuto quasi nessun altro soggetto da quel momento”. Acquisito nel 1932, il dipinto è rimasto per decenni nella stessa collezione di famiglia. Questa era la sua prima apparizione in asta.
Il ritratto di giovane di Amedeo Modigliani del 1918 è stato venduto a 18,422,000 sterline. Fu comprato direttamente dal mercante dell’artista Léopold Zborowski nel 1927 e da allora era rimasto nella stessa collezione. Era stimato £16-24 milioni. Terzo classificato Joan Miró con “Peinture (L’Air)”, del 1938, offerto a 10-15 milioni e aggiudicato a 12.
Bene Pablo Picasso che con “Homme à la pipe” ha fatto 7,56 milioni, un paesaggio urbano di Camille Pissarro “Boulevard Montmartre, fin de journée” ha visto una gara serrata che si è conclusa con l’aggiudicazione a 7,145,900, raddoppiando la stima più bassa.
Buone performance per René Magritte: “La magie noire” del 1946, un ritratto dell’amata moglie Georgette, è arrivato a 4,184,500, “Le Grand Matin” a 3,015,000 e “Untitled (Two Girls Walking Along A Street)” da 700 mila sterline è salito a 1,035,000. Stesso risultato per “Femme Au Tablier” di Picasso. Il ritratto della giovane musa Francoise Gilot partiva da 600 mila pound. La ragazza è stata una delle ultime donne del genio spagnolo. Lei stessa ha raccontato di essere stata “l’unica amante che si è salvata da Picasso lasciandolo”.
Nuovo record d’asta per l’artista Fritz Glarner con “Relational Painting, n. 60” venduto a 759,000 sterline (stima 450-650 mila). Il precedente risaliva al 2013 per “Relational Painting Tondo No. 35” del 1955 venduto da Christie’s per 601.250 £. Il ricavato di stasera andrà a incrementare il fondo acquisizione del MoMa di New York. Apparteneva a un gruppo di opere astratte che il museo aveva ricevuto nel 1983 come dono dalla Collezione Riklis della McCrory Corporation.
Quintuplicata la quotazione più alta di “Epidemie (Epidemic)” di Alfred Kubin, aggiudicato a 963.000 sterline. Uno dei temi prediletti dall’artista è proprio quello della morte. In questo lavoro, eseguito intorno al 1901-1902, trasmette la figura della morte in una forma simile a un ragno. L’opera è stata restituita agli eredi di Max & Hertha Morgenstern, nel 2019. Anche Kubin ha infranto il suo record d’asta precedente (240.042 £, nel 2011).