Dall’apertura dell’esposizione di Mapplethorpe a Roma i visitatori del museo sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oltre tre mesi di proroga, fino al prossimo 6 ottobre
“Questa è la prima volta che le opere di Mapplethorpe vengono esposte nel contesto di una quadreria settecentesca”. Accade a Roma, come abbiamo più volte detto anche noi e come ricorda Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e curatrice della mostra Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile, in corso nella sede di Galleria Corsini. Ma la cosa deve essere stata assai apprezzata anche dal pubblico: se è vero che i dati parziali riportano che dall’inaugurazione dell’esposizione, i visitatori del museo sono raddoppiati: l’incremento è stato infatti superiore al 100% rispetto ai valori nello stesso periodo dello scorso anno. Per questo motivo, in accordo con la Robert Mapplethorpe Foundation, si è deciso di prorogare la mostra – che inizialmente doveva chiudere il 30 giugno – fino al prossimo 6 ottobre.
La selezione delle opere e la loro collocazione nella Galleria, recita la presentazione, “rispondono a diverse intenzioni: mettere in luce aspetti del lavoro di Mapplethorpe che risuonano in modo particolare con la Galleria Corsini, intesa come spazio – fisico e concettuale – del collezionismo, per innescare una relazione inedita tra i visitatori, le opere e gli ambienti della Galleria”. A chiusura della mostra è in programma un finissage aperto al pubblico, occasione in cui verrà presentato il catalogo edito da Allemandi, che contiene il testo della curatrice e un ricco repertorio fotografico dell’allestimento.