45,179,450 sterline per la Evening Sale di Christie’s di arte contemporanea e post-war. 35 lotti offerti, due invenduti e uno ritirato (n° 3, 33 e 18). Top price per Dubuffet
Lo scorso anno, in seguito al dietrofront sulla decisione di annullare l’asta di arte contemporanea di giugno a Londra, Christie’s aveva organizzato due vendite. Il catalogo “Post-War to Present” e quello di opere della collezione di Charles Saatchi, insieme avevano totalizzato 13.286.375 £.
Il giugno londinese non sta più facendo i fuochi d’artisfico di una volta. Probabilmente perchè il mercato dei capolavori è diminuito di fronte alle vendite di New York a maggio e Art Basel all’inizio di giugno. Questo 2019 ha comunque visto un ritorno al passato e alla classica Evening Sale, che è stata guidata “Cérémonie (Ceremony)” di Jean Dubuffet (stima £ 7-10 milioni). L’enorme olio (164.7x220cm) dipinto dal padre dell’Art Brut nel novembre del 1961, offre un ritratto di Parigi che cattura la ritrovata joie de vivre che ha travolto la capitale francese nei primi anni ’60. E’ stato venduto a 8,718,750 sterline.
Segue a poca distanza il monumentale “Sabado por la Noche (Saturday Night)” di Jean-Michel Basquiat (195.6×223.5cm.). Realizzato nel 1984, dopo aver subito l’influenza di Andy Warhol con il quale aveva realizzato alcuni lavori a 4 mani nell’anno precedente, non si è allontanato molto dalle stime: da 7,5 milioni è arrivato a 8,378,250.
“Man at a Washbasin” di Francis Bacon (£ 5-7 milioni) ha fatto 5,109,450 sterline. Creato nel 1954, il dipinto è un’opera inquietante dal periodo “blu” dell’artista, serie della metà degli anni ’50. L’artista stava vivendo una relazione appassionata e a volte violenta con Peter Lacy, che è l’uomo ritratto nel dipinto. Si erano incontrati nel 1952 al Colony Room Club a Soho, Londra. Lacy era un uomo tormentato e incline alla rabbia. E questo si rispecchia nell’opera in asta.
Tra le aggiudicazioni al di sopra delle stime si segnalano René Daniëls con “Borsalino”(GBP 137,500), la giovanissima Tschabalala Self con “Out of Body” a 371,250 (partito a da 40 mila, nuovo record d’asta); Amy Sillman (“Cliff 1”, 323,250); Cecily Brown (“Blonde Eating Birds”, 1,571,250); Frank Auerbach (“Seated Model IV”, GBP 911,250) e Antony Gormley (“Vise”, 575,250).
Altri record d’asta per Kara Walker (“Four Idioms on Negro Art #4 Primitivism”, GBP 395,250); Jonas Burgert (Suchtpuls / Addicted to Pulse, GBP 419,250) e Derek Boshier (Man Versus Look, Versus Life, Versus Time, Versus Man About, GBP 237,500).
Per quel che riguarda gli italiani in asta, Lucio Fontana ha realizato un prezzo ben inferiore alle stime, 491,250 sterline con il suo “Concetto spaziale” (100 x 95cm.) del 1956 (ma da lui retrodatato sulla tela al ’52). La quotazione infatti era intorno a 700 mila – 1 milione. La rara tela trapezoidale della serie “Barocchi” era uno dei soli cinque lavori creati su una tela sagomata piuttosto che rettangolare, un altro dei quali è conservato nel Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires. Alberto Burri invece è stato battuto secondo le aspettative: “Nero con punti rossi (Black with Red Stitches)” ha fatto 671,250 sterline. Era stimato 500,000 – 800,000.