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“La visitazione” di Rosso Fiorentino: un disegno riscorperto (anche grazie a Vasari) in asta da Sotheby’s

Rosso Fiorentino 3 Luglio 2019 Rosso Fiorentino, la visitazione
Rosso Fiorentino 3 Luglio 2019
Rosso Fiorentino, la visitazione

Si avvicina la settimana di aste dedicate all’antico a Londra. Da Sotheby’s il catalogo di disegni (3 luglio) offre una riscoperta: “La visitazione” di Rosso Fiorentino (stima 500.000/700.000 sterline)

Guardando la foto sulla posta elettronica, Cristiana Romalli (Senior Director e specialista italiana del Dipartimento dei Disegni Antichi di Sotheby’s) ha subito pensato ad uno schizzo intrigante. Le sembrava un grande disegno dell’artista manierista, Rosso Fiorentino, il cui lavoro è estremamente raro. E’ andata a rileggere “Le vite degli artisti” di Giorgio Vasari, che narra della vita dei principali artisti italiani dei primi anni del XVI secolo. E lì ha trovato un riferimento a questo lavoro, ritenuto perduto dagli studiosi.

Vasari scrive che, nel 1524, Rosso partì da Firenze per Roma, in cerca di lavoro. Si fermò lungo il percorso nella sua città natale – Arezzo, dove rimase con il suo vecchio amico Antonio Lappoli (1492-1552). Lappoli – un artista di minor successo rispetto a Rosso – era stato appena invitato a completare una importante commissione ad Arezzo: una rappresentazione della Visitazione, per la cappella di famiglia di un ricco cittadino aretino. Lappoli si rivolse al suo amico Rosso per aiuto e ispirazione, e Rosso elaborò questa splendida composizione, che Lappoli usò come base per la sua opera.

Il bellissimo disegno di Rosso – descritto da Vasari come molto bello – accresce in modo significativo la nostra comprensione dei metodi di lavoro di un artista noto per la sua eccentricità, lo stile espressivo e anticonvenzionale. Solo un secondo disegno di Rosso è apparso sul mercato in oltre mezzo secolo. La sopravvivenza e lo stato di conservazione de La Visitazione sono a dir poco miracolosi. Che sia stato trattato con cura negli ultimi 500 anni è forse in gran parte grazie a una vecchia attribuzione a Michelangelo, manoscritta nel XVII secolo sul retro del disegno; in parte anche perché ha goduto del fortunato destino di avere, dal XVIII secolo, un’unica, attenta famiglia di proprietari.

Tra gli altri capolavori in asta “The Presentation of the Doge in S. Marco” di  Canaletto parte della celebre serie di dodici disegni molto elaborati che l’artista ha realizzato tra il 1763 e il 1766, che raffigurano svariate feste dei Dogi.  Quelle che rappresentano un interno di San Marco sono molto rare. E’ stimato 1,500,0002,000,000 sterline mentre quota 800 mila – 1,2 milioni “Sun-Rise: whiting fishing at Margate” di J.M.W. Turner, un grande acquerello del 1822 (426 x 648 mm).

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Old Master & British Works on Paper
3 JULY 2019 | LONDON

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