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Addio a Valentina Cortese, una delle ultime divine del cinema italiano

Valentina Cortese è scomparsa oggi (10 luglio) a Milano dopo essersi ritirata da diverso tempo dalla scena pubblica. Aveva 96 anni ed ha lavorato per tutti i più grandi registi, da Fellini a Bergman

Originaria di Stresa,  è stata una delle attrici di punta del cinema italiano degli anni Quaranta. Dopo il debutto sul grande schermo nel film L’orizzonte dipinto (1940), il primo ruolo importante fu quello di Lisabetta nel film La cena delle beffe (1942) di Alessandro Blasetti.

Nella sua filmografia I miserabili (1948) in cui compare un giovane Marcello Mastroianni. Insieme lavoreranno anche in Lulù (1953). Lavora nel film La contessa scalza (1954) accanto ad Ava Gardner, Humphrey Bogart e Rossano Brazzi, in Italia con Michelangelo Antonioni in Le amiche (1955), film grazie al quale vince il Nastro d’argento come migliore attrice non protagonista.

Nel 1958 si ritira temporaneamente dalle scene. L’attrice torna alla ribalta  in Italia con il film Barabba (1961) diretto da Richard Fleischer e interpretato accanto ad Anthony Quinn, Silvana Mangano, Vittorio Gassman ed Ernest Borgnine. Nel 1964 viene diretta anche da Federico Fellini in Giulietta degli spiriti. 

L’incontro con Giorgio Strehler e il teatro mettono in mostra le sue qualità di attrice drammatica. Sempre amata e rispettata anche dal cinema d’oltralpe, nel 1973 lavora con François Truffaut in Effetto notte. Importante fu il sodalizio con Franco Zeffirelli nel film Fratello sole, sorella luna (1971), lo sceneggiato televisivo Gesù di Nazareth (1976) e in Storia di una capinera (1993). Il suo ultimo film americano risale al 1980, Ormai non c’è più scampo, dove lavora con Paul Newman. La sua ultima apparizione televisiva è stata nel 2012 a Che tempo che fa.

Leggi qui una intervista al regista Franceso Patierno in occasione dell’uscita del documentario del 2018 Diva! dedicato a Valentina Cortese

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