Basta centri storici illuminati come obitori, e paesaggi violentati da fasci di luce bianca con forte componente blu. Italia Nostra prepara un documento da consegnare al ministro Bonisoli
Ripensare l’impiego indiscriminato della luce bianca e fredda nelle strade, in città e, in generale, nel paesaggio. Sulla base di quanto ha sancito dall’Unione Europea, che ha pubblicato, nel febbraio del 2019, i nuovi Green Public Procurement (GGP), che hanno revisionato ed aggiornato i criteri ambientali per l’Italia Nostra stradale e pubblica. È questo l’obbiettivo della nuova campagna nazionale per la qualità dell’illuminazione pubblica intitolata Luci e paesaggi e promossa da Italia Nostra, in collaborazione con Cielobuio e UAI, che avrà un momento clou nel seminario e incontro pubblico in programma per giovedì 11 luglio presso le sede nazionale dell’Associazione a Roma, alla presenza del Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli.
L’UE ha prescritto, tra le varie misure, l’uso di sorgenti di luce con temperature di colore non oltre 3.000 kelvin e di corpi illuminanti con emissione 0 verso il cielo. Nonostante ciò – sottolinea la nota di Italia Nostra – “in tutta Italia si sostituiscono i vecchi impianti di illuminazione con sistemi a led che spesso non garantiscono il confort visivo ed estetico e hanno prodotto centri storici illuminati come obitori, paesaggi violentati da fasci di luce bianca con forte componente blu, preoccupazione per eventuali rischi sulla salute e conseguenze su varie forme di vita”. In occasione dell’incontro verrà elaborato un documento di orientamento da consegnare al Ministro dei Beni Culturali, alle Soprintendenze, a tutti i sindaci italiani e all’ANCI.