
Bougival
, 1888
Olio su tela, 54×65 cm
Collezione Pérez Simón, Messico
Inaugurato il 9 luglio dopo un lungo restauro, Palazzo Bonaparte ospiterà l’attesa mostra sugli Impressionisti a partire dal 5 ottobre.
Nel nostro articolo del 5 maggio avevamo anticipato l’arrivo della mostra sugli Impressionisti nella Capitale riportando la nota diffusa da Arthemisia Group che annunciava “La più grande mostra sulla storia dell’impressionismo mai vista a Roma, in una sede che possiamo definire strepitosa”.

Tournant du Loing à Moret. Printemps,1886
Olio su tela, 54,2×73,6 cm
Collezione Pérez Simón, Messic
Palazzo Bonaparte
Ecco dunque svelata la sede dell’attesissima mostra, che, al di là della rassegna dedicata agli Impressionisti, rappresenta per la città un nuovo polo di arte e cultura grazie alla partnership tra Generali Italia e Arthemisia.
Riprendendo l’esperienza finora maturata da Valore Cultura – il programma pluriennale di Generali Italia nato nel 2016 per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e che ha coinvolto finora 3,5 milioni di persone in 80 iniziative culturali – lo scrigno barocco dal rigore rinascimentale affiancherà a progetti prestigiosi come la prossima mostra, anche eventi culturali e didattici con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani. I numeri del resto parlano chiaro: finora il progetto Valore Cultura in giro per l’Italia ha coinvolto 20.000 ragazzi e studenti in laboratori e progetti culturali, offrendo oltre 80.000 accessi gratuiti. Probabilmente il piano nobile del palazzo sarà destinato a esposizioni prestigiose e quello superiore anche a promuovere l’arte di giovani emergenti.

Courtesy Image Arthemisia
Con i suoi 3 secoli di storia e il suo splendido affaccio su Piazza Venezia il Palazzo è una testimonianza tangibile della storia della città. Dopo l’avvicendamento di varie famiglie romane, nel 1818 fu acquistato da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone. La donna amava a tal punto questo prezioso gioiello barocco che decise di viverci fino al sopraggiungere della morte nel 1836.

Courtesy Image Arthemisia
Fu proprio lei a volere il famoso balconcino verde -ancora visibile dallo scorcio tra Piazza Venezia con via del Corso- dal quale amava scorgere la vita cittadina quando era ormai impossibilitata ad uscire per l’avanzare dell’età. Opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi, con i suoi circa 3 mila metri quadrati di mosaici , affreschi e stucchi, dal 1972 il palazzo è parte del patrimonio immobiliare di Generali e ora, dopo il restauro iniziato nel 2017 è pronto a scrivere nuove pagine della storia di questa città.

Olio su tela, 55×46 cm
Collection Fondation Pierre Gianadda,
Martigny, Suisse
Photo Michel Darbellay, Martigny
La mostra
La mostra aprirà i battenti il 6 ottobre e presenterà oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Per questo si è pensato di intitolare la mostra ‘Impressionisti Segreti’: si tratta di opere per lo più mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac.

L’ile aux Orties
, 1897
Olio su tela, 73,4×92,5 cm
Photo Peter Schälchli, Züric

Les grands hêtres à Varengeville, 1899
Olio su tela, 64,8×54 cm
Collezione Pérez Simón, Messico

Courtesy Image Arthemisia
Credo sarà una bellissima mostra su dipinti non molto conosciuti dal grande pubblico, ho da poco visitato la mostra su Morisot al Museo d’Orsay, è stata una piacevolissima sorpresa, un pittore che meriterebbe una conoscenza più approfondita.
Credo sarà una bellissima mostra su dipinti non molto conosciuti dal grande pubblico, ho da poco visitato la mostra su Morisot al Museo d’Orsay, è stata una piacevolissima sorpresa, un pittore che meriterebbe una conoscenza più approfondita.