Due autori diversi per generazione e formazione, ma accomunati dall’approccio al linguaggio. Larry Fink e Jacopo Benassi a CAMERA Torino, fino al 29 settembre.
Con la programmazione estiva, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia lancia il nuovo format espositivo CAMERA DOPPIA: due mostre allestite in contemporanea negli spazi della galleria principale di Via Delle Rosine 18 che mettono in dialogo e a confronto due autori differenti, per riflettere sulle sfumature e sugli utilizzi del mezzo fotografico e delle sue potenzialità di osservazione dei fenomeni che caratterizzano la società odierna.
Sono l’antologica Unbridled Curiosity di Larry Fink (Brooklyn, New York, 1941), curata dal direttore di CAMERA Walter Guadagnini e il progetto Crack di Jacopo Benassi (La Spezia, 1970). Le mostre – entrambe prodotte da “Fotografia Europea” di Reggio Emilia – presentano diversi aspetti comuni, sia dal punto di vista tematico che da quello specificamente fotografico: gli autori, infatti, utilizzano unicamente il bianco e nero e adottano l’uso del flash per focalizzare l’attenzione sul soggetto della rappresentazione, esaltandone atmosfera, forma e contenuto.
Nell’antologica del fotografo americano Larry Fink sono presenti oltre novanta immagini, realizzate tra gli anni Sessanta e oggi, esposte nelle prime cinque sale di CAMERA. La selezione in bianco e nero e di grande potenza estetica, mira a evidenziare quei legami tra le persone e tra le persone e i luoghi che Fink, nel corso di tutta la sua carriera, ha saputo immortalare con occhio attento e “sfrenata curiosità”, mischiandosi ai contesti, rubando momenti di intimità e mettendo in evidenza l’anima dei soggetti ritratti. Le grandi battaglie civili, i party esclusivi tra Hollywood e i grandi musei, la vita rurale, le palestre pugilistiche: nulla sfugge all’obiettivo di Fink. La mia vita è una cascata di rivelazioni empatiche – commenta Larry Fink. Una vita spesa cercando di costruire ponti tra le classi, le fatiche, i piaceri e le paure del dolore. Una vita trascorsa ad accumulare immagini che attestano un senso di meraviglia sensuale e sociale. Questo spettacolo è un viaggio sconnesso attraverso molte esperienze e sensazioni. È una testimonianza di curiosità sfrenata (Unbridled Curiosity).
Nella Sala Grande e nel lungo corridoio di CAMERA, invece, si trovano le sessanta immagini che compongono Crack, progetto che Jacopo Benassi ha realizzato mettendo al centro della sua riflessione il rapporto tra classicità e contemporaneità nei corpi e nei legami che gli individui instaurano con uomini e ambienti. Crack – commenta Walter Guadagnini – è un atlante del corpo, elaborato tra gli estremi della plastica antica e della flagranza fisica contemporanea. Il risultato è la sottolineatura non solo della decadenza in agguato tanto per il corpo umano quanto per il corpo scolpito, ma anche, e forse più, della possibilità di ricomposizione delle fratture, delle rotture e del fascino che anche questi elementi assumono nella nostra lettura del corpo e della forma. A tale visione concorrono anche l’incorniciatura delle singole opere e l’intero, sorprendente allestimento della mostra, che sono parte integrante del progetto espositivo e caricano le immagini di un’ulteriore, vitale tensione.
Informazioni utili
Dal 18 luglio al 29 settembre 2019
CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia, Torino
Lunedì e martedì: chiuso
Mercoledì, venerdì, sabato e domenica 11.00 – 19.00
Giovedì 11.00 – 21.00