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L’Urlo di Edvard Munch. Storia di un’icona del nostro tempo

“Una sera passeggiavo per un sentiero, da una parte stava la città e sotto di me il fiordo… Mi fermai e guardai al di là del fiordo, il sole stava tramontando, le nuvole erano tinte di rosso sangue. Sentii un urlo attraversare la natura: mi sembrò quasi di udirlo. Dipinsi questo quadro, dipinsi le nuvole come sangue vero. I colori stavano urlando. Questo è diventato L’urlo“.

Edvard Munch, nato a Löten, in Norvegia, nel 1863, entrò presto in contatto con il dolore; ancora bambino, perse prima la madre e poi la sorella. Non a caso, quindi, trasferì sulla tela le angosce e i moti del proprio animo, affrontando la rappresentazione del dramma dei tempi moderni.

Il suo dipinto più famoso, L’Urlo, è diventato una vera e propria icona del nostro tempo. Ne esistono quattro versioni: due del 1893, esposte presso la Galleria Nazionale di Oslo, una del 1910, esposta presso il Munch Museum e una del 1895. Nel 2012, quest’ultima è stata battuta all’asta da Sotheby’s per 120 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per un’opera d’arte.

Nel video di Sotheby’s, la storia dell’opera “L’Urlo” di Edvard Munch e la sua ascesa a icona mondiale.

dettaglio de L'Urlo
dettaglio de L’Urlo
Edvard Munch

 

L’Urlo, Edvard Munch, 1895

 

Edvard Munch, L’Urlo, 1893

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