Print Friendly and PDF

Se al mercatino dell’usato spunta un Egon Schiele

Egon Schiele Egon Schiele
Egon Schiele's previously unknown drawing Reclining Nude Girl (around 1918) Courtesy of Galerie St. Etienne
*

Un disegno di Egon Schiele è stato ritrovato in un negozio di articoli usati. L’opera si trova ora in una galleria di New York, dopo aver percorso un sentiero veramente particolare.

Spesso si scivola nella retorica quando affacciandosi alla soglia di un mercatino dell’usato ci si sente pervasi dalla speranza di scovare l’occasione unica. C’è di certo una componente romantica nel riporre i propri desideri di riscatto laddove qualcuno è già passato, nel regno della seconda mano, di ciò che è stato accantonato perché privo di valore. Allinearsi con uno o più di questi oggetti profuma di miracolo del quotidiano, una riscoperta che solleva la nostra giornata e ridà vita a qualcosa di dimenticato. Se poi questo qualcosa di dimenticato è un foglio di carta, piccolo ma ben conservato, con disegnati i contorni di una ragazza sdraiata che potrebbe essere stata ritratta da Egon Schiele, allora per una volta quel sogno insperato si realizzerebbe. Quando poi tornato a casa, appoggiando il disegno sul tavolo della cucina, li dove puoi illuminarlo meglio con la lampada, ti accorgi che le forme di quella donna potrebbero veramente essere nate dalla mano dell’artista austriaco, allora forse di quotidiano quel miracolo non ha più nulla.

“Il 90% delle volte si sbagliano. La maggior parte dei disegni ritrovati sono falsi, copie egregie”

Questo è ciò che con una lieve – e giustificata – nota di pregiudizio Jane Kellir – direttrice della Galerie St Etienne di New York e incaricata da oltre 30 anni dell’autentificazione delle opere di Egon Schiele – sostiene a proposito di chi la contatta sottoponendole possibili disegni riscoperti del pittore austriaco. Così fu piuttosto sorpresa quando nel giugno 2018 le arrivò via mail l’immagine di un disegno che aveva tutta l’aria di essere interessante. Nonostante fosse sfuocata, la fotografia lasciava emergere che quella ragazza nuda, mollemente adagiata con la testa rivolta verso l’alto, aveva le credenziali per essere autentica. Kallir chiese allora all’uomo che l’aveva contattata di mandarle una foto migliore dell’opera. Ma lui, come un’occasione sfumata al mercato di articoli di seconda mano, non si fece sentire per l’anno successivo.

Egon Schiele
Egon Schiele

Un silenzio che non sappiamo quanto abbia dato da pensare a Jane Kallir, ciò che sappiamo è che, quando a maggio finalmente le arrivò la foto, la sua reazione fu entusiasta: “Penso che ci possano essere buone possibilità che sia autentico”. Il modo in cui questa ragazza è sdraiata sulla schiena, lasciando sollevato uno scorcio sulla cassa toracica e sul viso, con quel nasino rivolto verso l’alto, è realizzato con una delicatezza e un’espressività che appartiene a pochissimi disegnatori nella storia. A supportare l’aspetto segnico concorrono anche alcuni aspetti tecnici: il tipo di carta, intessuta di crema, e la matita nera sono due elementi tipici di Schiele. Inoltre, allargando la ricerca, il disegno potrebbe rientrare in una serie di 22 pezzi realizzata dall’artista nel 1918, ritraendo la giovane modella sola o in compagnia della madre.

Dallo studio dell’artista alla Galerie St Etienne, nel mezzo, per vie imprecisate, l’Habitat for Humanity ReStore. Ricostruire l’esatto percorso è forse impossibile, ma certamente ora il disegno pare a suo agio nel mezzo della mostra The Art Dealer as Scholar, organizzata dalla gallerie neyorkese e che affianca alcuni lavori di Schiele a quelli di Käthe Kollwitz e Alfred Kubin. Imprecisato anche il prezzo con cui l’uomo, il quale preferisce rimanere nell’anonimato, ha acquistato il pezzo. Più facile immaginare che dopo l’autentificazione il suo valore sia salito esponenzialmente: il disegno, ora in vendita tramite la galleria, è stimato tra $100,000 e $200,000. La galleria fa sapere inoltre che, nel caso l’opera venisse venduta, il proprietario intende donare parte del ricavato a Habitat for Humanity, un’organizzazione senza scopo di lucro che costruisce e ripara case per le persone bisognose. Una parabola da fiaba forse vicina a concludersi, o forse no. Del resto non sembrava nemmeno possibile che un disegno di Schiele potesse riposare tra gli scaffali di negozio di articoli di seconda mano. Nei quali da oggi in poi, tutti noi, entreremo con un po’ più di attenzione.

*Egon Schiele’s previously unknown drawing Reclining Nude Girl (around 1918) Courtesy of Galerie St. Etienne

Commenta con Facebook

leave a reply

*