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“Se riesci a sentire l’odore della strada mentre guardi una foto, allora è street photography”. Bruce Gilden e i volti di passaggio

Bruce Gilden, Feast of San Gennaro, Little Italy, 1984

“Amo le persone che ho fotografato. Voglio dire, sono miei amici. Non ho mai conosciuto la maggior parte di loro o non li conosco affatto, ma attraverso le mie immagini vivo con loro.”

Nato a Brooklyn, New York, nel 1946, Bruce Gilden è considerato uno dei massimi esponenti viventi della Street Photography, membro della Magnum Photos dal 1998. Sostanzialmente autodidatta, dopo una laurea in sociologia ha deciso di dedicare la propria vita all’immagine: munito di una Leica M6 e un flash esterno, Gilden ha girato il mondo intero. Senza però mai dimenticare il suo progetto di vita: le strade di New York, su cui continua a posare uno sguardo grottesco, immortalandone i volti di passaggio.

Gli ingredienti delle sue opere? Grandangolo, angolazione dal basso e flash sparato in faccia. Gilden è noto, infatti, per i suoi metodi poco ortodossi di fotografare: getta il flash in volto ai passanti senza chiedere permessi né pareri, sorprendendo e, a tratti, spaventando. Ma è proprio questo confronto improvviso con i soggetti che provoca la reazione ricercata dall’artista.

Nel video di Nowness, Gilden racconta il suo rapporto con la fotografia.

 

Bruce Gilden

 

Bruce Gilden, Wisconsin State Fair, 2017

 

Bruce Gilden, Feast of San Gennaro, Little Italy, 1984

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