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Il monito tra i canali: due sculture galleggiano a Venezia come plastica nel mare

The Twin Bottles. Credit Giorgia Panzera The Twin Bottles. Credit Giorgia Panzera
The Twin Bottles. Credit Giorgia Panzera
The Twin Bottles. Credit Giorgia Panzera

Un’istallazione scultorea si sta muovendo tra i canali di Venezia rinnovando un monito impellente: i nostri mari stanno affogando nella plastica.

Il messaggio che il mare porta nella bottiglia è sempre lo stesso, ma non per questo perde di importanza. Il monito si sta muovendo lungo tutti i canali di Venezia e l’avvertimento non può più passare sotto silenzio: la tematica ecologica è un problema impellente, contemporaneo. Così le Twin Bottles degli artisti Helidon Xhixha e Giacomo Jack Braglia scorrono dal Canal Grande, di fronte a Palazzo Ca’ Vendramin Calergi (dove è stata inaugurata sabato scorso), fino allo spazio acqueo antistante l’Arsenale. Le due sculture galleggeranno in zona fino al 25 agosto, quando faranno ritorno alla precedente collocazione in vista della Regata Storica.

“Le nostre bottiglie gemelle attraverso l’arte lanciano un importante messaggio ambientalista – spiegano i due artisti -. Immergendoci in diversi mari, abbiamo visto con i nostri occhi quanto l’inquinamento da plastica sia ormai a livelli allarmanti. Tra quindici anni si rischia di avere più plastica che pesci. Abbiamo voluto portare a galla questo grave problema ‘denunciandolo’ attraverso il linguaggio dell’arte: dobbiamo invertire la tendenza, lavorare sulla coscienza delle persone. E dobbiamo fare presto”.

Giacomo Jack Braglia (sx) - Helidon Xhixha (dx)
Giacomo Jack Braglia (sx) – Helidon Xhixha (dx)

The Twin Bottles: Message in a Bottle sono due sculture caratterizzata da un grande impatto visivo, il quale non oscura però l’importante messaggio che porta con sé. Helidon Xhixha ha modellato la sua bottiglia galleggiante, lunga 4 metri per 100×100 cm, con la consueta padronanza nel lavorare l’acciaio inossidabile. La superficie lucida fa si che l’opera monumentale interagisca con i luoghi circostanti, riflettendo lo splendido ambiente veneziano che lo circonda: una visione amena che si interrompe però nello schiacciamento che l’opera subisce al centro. Forse un richiamo simbolico a quel pericolo ambientale che stiamo correndo senza forse averne consapevolezza, che potrebbe colpirci senza preavviso tutto in un colpo. La riflessione trova enfasi nella seconda bottiglia in acciaio, lunga invece 3.5 metri per 130×130 cm, rivestita da Giacomo Braglia. Le sue fotografie che ritraggono il fenomeno dell’inquinamento, con l’intento di sensibilizzare le persone ad un uso più consapevole e limitato della plastica, sono esposte al Padiglione della Siria alla Biennale Arte.

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