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Un Rembrandt scovato in una bar? No, è una copia

Barmaid and waiter pouring Belgian beers in beer glasses in Flemish cafe De Dulle Griet in the city Ghent, East Flanders, Belgium. (Photo by: Arterra/Universal Images Group via Getty Images)
Barmaid and waiter pouring Belgian beers in beer glasses in Flemish cafe De Dulle Griet in the city Ghent, East Flanders, Belgium. (Photo by: Arterra/Universal Images Group via Getty Images)

Compra un dipinto in un bar, sogna ma che sia un Rembrandt…ma gli esporti dicono no, non sarà mai appeso in un museo

Tutti ci sperano un po’. Quando si sentono storie di un Caravaggio scoperto in soffitta o un vaso cinese rarissimo scovato in un mercatino delle pulci, la fantasia si impenna. E trovandosi di fronte a un disegno o a un dipinto di bella fattura, chi non ha desiderato di essere stato baciato dalla fortuna e aver trovato un tesoro dimenticato?

Se, proprio recentemente, è successo per un disegno di Egon Schiele che è stato ritrovato in un negozio di articoli usati. A volte il sogno si realizza, a volte no.

Come è capitato a un uomo che ha comprato un dipinto per $ 500 in un bar e che ha creduto di aver trovato un Rembrandt. Lo ha fatto valutare e sicuramente avrà sperato con tutte le sue forze che potesse fargli guadagnare $ 30 milioni. Ma gli esperti hanno smorzato presto il suo entusiasmo. E’ solo una copia.

L’uomo ha dichiarato  che avrebbe utilizzato la somma di denaro per investire nella sua squadra di calcio preferita. Lo ha acquistato da uno sconosciuto in un bar vicino a Liège, in Belgio. “Mr Jo”, così ha deciso di farsi chiamare dalla stampa locale, ha comprato l’Ecco Homo per aiutare l’anonimo venditore che era in difficoltà economiche. Dopo averlo appeso in casa, un suo amico, esperto di arte, gli ha suggerito di farlo valutare. Mr Jo ha inizato a sognare quando gli è stato comunicato che poteva essere un lavoro del grande pittore della Golden Age olandese.

Il quotidiano belga L’avenir ha identificato l’esperto dell’attribuzione con Baudouin Van Steenberghe, collezionista deceduto nel 2008. Uno studio del Royal Institute for Cultural Heritage con sede a Bruxelles, avrebbe invece suggerito che il dipinto non possa essere di Rembrandt perché databile tra il 1676 e il 1699, dopo la morte dell’artista nel 1669.

Probabailmente si tratta solo di una copia piuttosto ben fatta. E di un sogno infranto.

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