Un esponente leghista di Taormina ha imbrattato con vernice spray nera l’ultimo murale di TVBOY dedicato a Carola Rackete
Dopo nemmeno 48 ore di vita, la ‘Santa Carola protettrice dei rifugiati‘, il murale di TVBOY apparso il 6 ottobre a Taormina – insieme a quello dedicato a Camilleri e il cantante Mahmood sul fil rouge del tema dell’immigrazione- è stato imbrattato – da quanto riporta l’Ansa – da un esponente locale della Lega che prima della ‘censura’ operata a colpi di spray nero ha affisso un foglio bianco sul murale con scritto: ” Noi stiamo con lo Stato italiano e la guardia di finanza, gli assassini in galera. Prima gli italiani e chi li difende. Grazio Matteo”.
Non entrando nel merito della questione Sea Watch, della quale ognuno può avere la sua legittima opinione, non c’è dubbio che il gesto offende quello che di più sacro rimane ancora – nonostante le sue cicliche crisi d’identità – nell’arte contemporanea: la libertà di espressione. Quel foglio bianco apposto vicino al murale poteva, a sua volta – sempre non entrando nel merito della questione politica e umanitaria – diventarne un contributo se solo l’esponente della Lega non avesse pensato bene di imbrattare l’opera che riprende Carola Rackete, – ribattezzata dallo street artist ‘la vera capitana’ con chiaro riferimento a Salvini – con in braccio un bambino immigrato e la valigetta di soccorso. La reazione dello street artist è stata pacata e per questo ancora più tagliente:
““Santa Carola” è stata censurata da chi pensa che salvare vite umane sia da assassini. L’opera è durata meno di 48 ore”. Poi, dopo le numerose attestazioni di solidarietà ha aggiunto in un post su Facebook: “Grazie a tutti per i vostri commenti, per le vostre riflessioni e messaggi. Non esiste un unico punto di vista e la street art serve proprio a porre delle domande e a generare dibattito pubblico. L’opera di ‘Santa Carola’ ha raggiunto dunque il suo obiettivo, al di là di ogni censura, minaccia o forma di repressione. Noi non ci lasciamo intimidire e continuiamo”.
Del resto lo street artist (che opera attraverso un collettivo con base a Barcellona) – come del resto tutti i suoi ‘colleghi’ artisti di strada – è abituato a confrontarsi con la vita breve delle sue opere, soprattutto quelle apparse (e rimosse a tempo di record) a Roma, alcune delle quali rivolte sempre al ‘quasi ex’ (considerata la crisi di governo in corso) vice- premier Salvini.
Non è la prima volta, infatti, che lo street artist si occupa del leader della Lega – dal Salvini come la volpe al Salvini affacciato sul balcone di Piazza Venezia – anche se l’iconico bacio che segnò l’inizio dell’avventura che portò alla formazione del governo gialloverde, è sicuramente il più conosciuto e nelle prossime ore sarà ripreso dai media di tutto il mondo per ironizzare sulla fine di quella che, a detta dei protagonisti, doveva essere una intesa duratura e che invece li vede protagonisti di duri attacchi reciproci come nel più classico ‘divorzio all’italiana’.