La spiaggia del Lago Albano a Castel Gandolfo diventa un vero e proprio ring dove un gruppo di donne molto diverse fra loro mettono in scena il tema della violenza di genere
Un gruppo di donne molto diverse fra loro, che attraversando una cornice dipinta come fosse una porta entrano all’interno di un vero e proprio ring. L’estate, le vacanze, il riposo, non sottraggono gli artisti dal desiderio di affrontare temi pesanti seri, importanti, attuali: ed ecco che la spiaggia del Lago Albano a Castel Gandolfo – castelli romani – diventa teatro per la performance No alla violenza!, di Valeria Rapani, evento pensato – location il Saroli Tennis Club – per contribuire a mettere al centro del dibattito il tema della violenza di genere. Il ring è stato così il palcoscenico, lo sfondo, che ha accolto le performer nello stilizzare atti e gesti del quotidiano tratti dall’improvvisazione ma anche dalla cronaca, come anche atti e gesti densi di dramma. I corpi, dipinti con colori fluorescenti, costruivano un percorso astratto e policromo nel buio della notte mentre un drone riprendeva le scene dall’alto.
I tableaux vivants composti riprendevano formalizzazioni di archetipi quali l’abbraccio, il mare, il tetto sulla testa, la lotta, il limite, il confine, la piazza. Nella seconda fase dell’evento, le donne hanno mostrato la loro unione e solidarietà offrendo riparo e conforto a chi più ne aveva bisogno: abbracciate al grido “No alla violenza!”. L’articolato progetto si è arricchito del contributo di altri due artisti hanno lavorato al fianco di Valeria Rapani, Nico Marinelli con opere di body painting sulla modella Daniela Ducoli, Sonia Federici con disegni sul tema. Noi raccontiamo il tutto con le immagini della fotogallery…
Ideazione e Performance: Valeria Rapani (Rapi Valeria Tecla)
Con Valentina Cerretani, Giulia de Acutis, Daniela Ducoli, Sonia Federici, Ambra Lella, Alice Forconi, Giulia Forconi, Yvonne Parisi Elisa Refrigeri, Luisa Mariana Rosica, Carol Vicini
Luci: lenni Mezzalana
Riprese drone: Alain Rosica
Foto: Marco Funari