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CENSURA. Instagram cancella il video su Natalia Goncharova a causa di questa (scandalosa) immagine

L'opera Modella (su sfondo blu), della Goncharova, censurata da Instagram L'opera Modella (su sfondo blu), della Goncharova, censurata da Instagram
L'opera Modella (su sfondo blu), della Goncharova, censurata da Instagram
L’opera Modella (su sfondo blu), della Goncharova, censurata da Instagram

L’opera Modella (su sfondo blu), dipinta dalla Goncharova nel 1910 ed esposta da settembre a Palazzo Strozzi, presenta “nudità e porzioni di pelle eccessive”

Come è successo l’anno scorso con Marina Abramović anche Natalia Goncharova, artista delle avanguardie di primo Novecento, viene censurata dai social media. Si può dire che, dopo oltre un secolo, l’opera di Natalìa riesce ancora a scandalizzare come aveva fatto ai suoi tempi…“. Riesce ad essere ironico per nell’incredulità, Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi: quando gli tocca commentare l’ennesimo episodio di patetica e miope censura dei social network, per i quali un nudo rappresentato in un’opera d’arte è equiparato alla più volgare delle immagini pornografiche, per cui deve essere risparmiato agli innocenti utenti. È capitato con Courbet, con Tiziano, con Goya, con Helmut Newton: ora capita con Natalia Goncharova, straordinaria figura femminile delle avanguardie di primo Novecento, alla quale Palazzo Strozzi dedica dal 28 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 una grande retrospettiva che ne ripercorre la vita controcorrente e la produzione artistica a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni.

Arturo Galansino
Arturo Galansino

In occasione del lancio della campagna social per promuovere la mostra, Instagram ne censura il video promozionale impedendone la pubblicazione in quanto presenterebbe “immagini raffiguranti nudità e porzioni di pelle eccessive“. Il riferimento è all’opera Modella (su sfondo blu) che sarà esposta a Palazzo Strozzi. Natalia Goncharova, quindi, viene censurata oggi come nel 1910, quando, in Russia, fu la prima donna a esporre dipinti raffiguranti nudi femminili mostrando il suo spirito anticonformista. Fu accusata e processata per offesa alla pubblica morale e pornografia ma venne sempre assolta. “Sui social media vediamo costantemente immagini o video di nudo ma in questo caso viene bloccata l’immagine di un dipinto che appartiene alla storia dell’arte moderna”, chiude sconsolato Galansino. “Si innesca così inevitabilmente una domanda: può un algoritmo determinare un principio di censura all’interno di uno dei principali mezzi di comunicazione e informazione del mondo?“.

www.palazzostrozzi.org

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