Dopo il mistero di Dover di una settimana fa, un altro Bansy sparisce nel nulla, questa volta a Parigi. A darne notizia il Centre Pompidou con un tweet
Dopo l’improvvisa scomparsa del murale sulla Brexit a Dover – passata una settimana ancora non si sa che fine abbia fatto – un’altra opera iconica di Banksy sparisce nel nulla. In questo caso ci troviamo però a Parigi e non sulla facciata di un edificio qualunque ma su quella del Centre Pompidou, cuore pulsante della Capitale francese.
Sul pannello che segnala l’accesso al parcheggio del museo al civico 20 di rue Beaubour, Banksy aveva rappresentato nel giugno 2018, il suo iconico ratto – in questo caso coperto da foulard – per celebrare, come egli stesso ha scritto su Instagram, i ‘”cinquant’anni dopo la rivolta del maggio del 1968 a Parigi, il luogo di nascita della moderna stencil art“.
Nella notte, il graffito è stato rubato portando via l’intero pannello piazzato a circa 3 metri di altezza. A darne la notizia sui social lo stesso staff del centro culturale attraverso un doppio tweet in lingua francese e inglese.
#Banksy pic.twitter.com/o7YBbfgi7B
— Centre Pompidou (@CentrePompidou) September 3, 2019
Dal Centre Pompidou si dicono amareggiati di quanto accaduto anche se, per la sua natura di opera d’arte di strada, il murale non apparteneva al museo e per lo stesso motivo, la successiva denuncia di furto, sicuramente indicava come oggetto solo il cartello stradale. Si tratta quindi di una situazione diversa da Dover, dove il murale non è stato rubato, ma, nascosto dietro un telo durante alcuni lavori con tanto di ponteggio, è letteralmente scomparso dalla facciata dell’edificio. Nel caso del Centre Pompidou, infatti, non si tratta di un mistero ma del classico furto di un’opera d’arte, seppur di strada. Ancora più odioso quanto accaduto a gennaio – sempre a Parigi – quando è stato sottratto il graffito che lo street art aveva rappresentato sulla porta del Bataclan per omaggiare le vittime del terribile attentato del 2015.
Per ora nessuna reazione da parte dello street artist. Sono in molti infatti ad aspettarsi una sua prossima sortita, non tanto per la sottrazione delle sue opere ma per quanto sta accadendo nel suo paese con Boris Johnson (che nel frattempo ha perso la maggioranza), la sospensione dei lavori del Parlamento e l’incubo del “no deal“che incombe su tutto.