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All’origine del Cubismo: il racconto dell’anno che cambiò l’arte

Pablo Picasso, Femme assise Pablo Picasso, Femme assise
Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon
Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon

Il ritorno in Spagna, vecchi amici, nuove conoscenze: il Cubismo compie 110 anni e Paolo Levi ne ripercorre le origini, raccontando il 1909 di Pablo Picasso.

Metà settembre del 1909, giorno più, giorno meno; la data esatta in questo caso è del tutto trascurabile, in quanto non coincide con eventi storici o appuntamenti istituzionali laici o religiosi, ma semplicemente rimanda a Pablo Picasso e alla sua prima produzione di lavori cubisti. Li esegue in Spagna durante una fruttuosa estate trascorsa con l’amante e modella Fernande Olivier, e ora li riporta a Parigi. È stato l’istinto a guidarlo nella sua terra natale, per sciogliere la tensione, per dare una risposta agli interrogativi che lo hanno turbato per troppo tempo. I due anni precedenti li ha trascorsi nell’atelier parigino del Bateau – Lavoir, dove ha lavorato al costrutto del Bordel d’Avignon – titolo poi cambiato con Les demoiselles d’Avignon, oggi visibile in permanenza al MoMA di New York. Portata a termine nel 1907, quella tela gli ha causato un’inquietudine e una solitudine disperanti, testimoniate dalla moltitudine di bozzetti preparatori; è stato un continuo interrogarsi – inconsapevolmente iniziatico – sulla somiglianza del modello nella scomposizione in piani frammentati; una sperimentazione audace per evadere da un’illusoria interpretazione romantica.

Ha pensato ai suoi Periodi Blu e Rosa? E quanto hanno contato la lezione antiaccademica e il messaggio linguistico di Paul Cézanne nelle Grandes baigneuses del 1905, dove il passaggio dalla raffigurazione del reale alla dissolvenza illusoria delle figure lo ha portato alla soglia inedita dell’astrazione? Si è trattato di una nuova visione estetica, poi radicalizzata da Picasso in chiave di analisi cubista. Ma per giungere a questo approdo senza tentennamenti, Picasso sa di dover riprendere contatto con la terra natale. Deve rivedere l’amico di infanzia Pallarès, raggiungere con Fernande il villaggio remoto di Horta de Ebro per progettare nuovi paesaggi essenziali, tralasciando gli aspetti effimeri, appropriandosi invece delle scansioni geometriche disegnate dalle case del villaggio che coincideranno, vedi il caso, a un nuovo linguaggio, definito in seguito – e casualmente – da George Braque: Cubismo, appunto.

Pablo Picasso, Femme assise
Pablo Picasso, Femme assise

Alcuni mesi dopo, l’amica e collezionista Gertrude Stein appende alle pareti del suo salotto le nuove tele di Picasso, gli ospiti si scandalizzano. Si chiedono dove mai sia il paesaggio in questi agglomerati di cubi sovrapposti. – Se li trovate troppo realisti potrei anche comprendere la vostra reazione – dice ridendo la padrona di casa, facendo passare di mano in mano le foto delle casette cubiche di Horta scattate da Picasso. Gertrude Stein è colta e sapiente, e ha compreso, prima fra tutti, l’importanza della nuova sperimentazione. Inizia così la fortuna di Picasso cubista, in un percorso durato dal 1909 al 1915.

È poi particolarmente significativa l’ottica cubista applicata da Picasso alla ritrattistica. Dal punto di vista estetico è una rivoluzione: le fisionomie sono risolte in sfaccettature tonali di ragionata geometria a spigoli vivi. È Fernande Olivier a posare per il primo ritratto in quell’estate risolutiva trascorsa in Spagna.

Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon
Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon

Nel corso degli anni, galleristi di grande competenza professionale come Ambroise Vollard e Daniel-Heinrich Kahnweiler diventano gli attenti suggeritori e anticipatori di quelle difficili composizioni, seducendo il collezionismo privato e pubblico a livello internazionale. Tant’è vero che, a partire dalla fine del ‘900 a oggi, le composizioni del periodo cubista di Picasso – paesaggi, nature morte, figure – diventano introvabili sul mercato privato e nelle vendite d’asta; ormai appartengono in maggioranza ai patrimoni museali e alle fondazioni internazionali.
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A volte però ci sono le eccezioni: Femme assise è rimasta in mani private fino al 21 giugno del 2016, quando è stato venduto alla cifra record di circa 50.600.000 di sterline presso la Sotheby’s di Londra. Era stata acquistata nel 1973 – dallo stesso collezionista e presso la stessa casa d’asta – a 340.000 sterline. L’opera è dell’estate del 1909, Femme assise è quindi Fernande Olivier; in questo settembre ha appena compiuto 110 anni.

Fernande Olivier
Fernande Olivier

Segno forma colore spartito astratto
menzognera equidistanza natura pura
repertorio sostanza ansia elementare

attrazione orizzonte fuori convenzione
azzerare simbologia rinascimentale
privilegiando profondità angolature

sicuro simultaneo incastro aspro
ingranaggio intuitivo ocra primitivo
totemico spazio timbrico scandito

esibizione astrazione verde cristallina
sottrazione profondità torbida sacca
silenzio atonale rigore equivalente

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