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Uno sguardo sulla Biennale dell’Antiquariato di Firenze. Qualità museale sulle rive dell’Arno

Nicholas Hall. Dirck van Baburen: The Philosopher , Oil on canvas 95.5 x 105 cm. ca. 1618-19 Nicholas Hall. Dirck van Baburen: The Philosopher , Oil on canvas 95.5 x 105 cm. ca. 1618-19
Nicholas Hall. Dirck van Baburen: The Philosopher , Oil on canvas 95.5 x 105 cm. ca. 1618-19
Nicholas Hall. Dirck van Baburen: The Philosopher , Oil on canvas 95.5 x 105 cm. ca. 1618-19

La Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze celebra i suoi 60 anni con una 31a edizione che sancisce nuovamente, al pari delle precedenti edizioni, il prestigio che tale evento riveste nel panorama del mercato mondiale dell’arte e dell’antiquariato.

Curata dal gallerista e segretario generale Biaf Fabrizio Moretti e ospitata dal 21 al 28 settembre 2019 negli ambienti del prestigioso Palazzo Corsini sulle rive del fiume Arno, la 31a edizione di BIAF vede oltre 70 gallerie tra italiane e internazionali alternarsi negli ambienti di Palazzo Corsini, proponendo un vero e proprio museo in vendita, nel quale dipinti, sculture e manufatti esposti testimoniano una attenta ricerca della straordinarietà del pezzo unico e soprattutto di qualità. Ed è proprio il termine ‘qualità’ che rappresenta al meglio la 31a edizione di BIAF. Una qualità che raggiunge spesso livelli a dir poco straordinari, addirittura museali in alcuni stands.

Tornabuoni Arte. Giorgio De Chirico: Autoritratto delle nuvole olio su tela 50x40, 1948
Tornabuoni Arte. Giorgio De Chirico: Autoritratto delle nuvole olio su tela 50×40, 1948

È comunque difficile proporre una classifica in base alla qualità delle opere esposte, anche se tre opere in particolare spiccano per la loro importanza museale. In ordine di apparizione, un busto bronzeo ad opera di Gian Lorenzo Bernini raffigurante il Pontefice Urbano VIII è proposto dalla Galleria Carlo Orsi (Milano). La galleria milanese, già vincitrice della 30a edizione Biaf 2017 con la Allegoria della Pazienza di Carlo Dolci, non ha deluso le aspettative, presentando uno degli stand più prestigiosi dell’intera Biennale. Proseguendo la visita, è possibile ammirare un notevole San Gerolamo di Orazio Gentileschi offerto da Robilant+Voena (Milano, Londra). A contendere il gradino più alto del podio con Bernini e Gentileschi, un tondo marmoreo con Madonna col Bambino e Angeli di Benedetto da Maiano è presentato da Longari (Milano), un’opera certamente straordinaria se si pensa alla rarità sul mercato di opere di alta epoca di tale qualità, tanto da fare invidia ai più rinomati musei del mondo, dal vicinissimo Bargello al Victoria &Albert Museum di Londra, ai musei oltreoceano. Una menzione d’onore va ad un dipinto di Daniele da Volterra presentato da Benappi raffigurante laMadonna col Bambino e San Giovanninoe acquistato dalla Galleria degli Uffizi.

Galleria Dickinson. Giovanni Antonio Canal, Il CANALETTO: (1697 – 1768) The Redentore, Venice, c. 1746 oil on canvas, unlined 47.4 x 77.3 cm. (18 x 30 ½ in.)
Galleria Dickinson. Giovanni Antonio Canal, Il CANALETTO: (1697 – 1768) The Redentore, Venice, c. 1746 oil on canvas, unlined 47.4 x 77.3 cm. (18 x 30 ½ in.)

All’interno delle oltre 70 gallerie ospitate non mancano quindi opere di assoluta straordinarietà e rarità, ed è possibile imbattersi in piacevoli sorprese. Per quanto riguarda gli Old Masters, un Annibale Cartaginese attribuito ad Andrea Verrocchio ed esposto da Frascione Arte (Firenze), ricorda molto l’omonima opera in terracotta invetriata esposta alla mostra sul Verrocchio recentemente conclusasi a Palazzo Strozzi. In rappresentanza del XX secolo, la sorpresa è offerta dalla Galleria Russo (Roma), la quale offre due piccoli quanto rarissimi autoritratti giovanili su carta di Gino Severini datati 1904–1905, opere le cui ridotte dimensioni non devono trarre in inganno. È inoltre degna di attenzione la scelta operata dalla galleria Il Quadrifoglio (Milano), la quale ha deciso di esporre una natura morta datata 1914–1915 ad opera della avanguardista russa Natalia Goncharova. Saggia scelta in vista della prossima mostra dedicata all’artista russa ospitata dal 28 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 negli ambienti di Palazzo Strozzi, dopo il trionfo londinese alla Tate Modern.

BIENNALE ANTIQUARIATO 2017, preview, foto Gianluca Moggi/NEW PRESS PHOTO
BIENNALE ANTIQUARIATO 2017, preview, foto Gianluca Moggi/NEW PRESS PHOTO

La 31a edizione di BIAF si presenta quindi nuovamente come una delle più importanti mostre di arte e antiquariato al mondo; un’edizione nella quale certamente le gallerie italiane risaltano su quelle internazionali per la qualità delle opere presentate. È difficile trovare difetti in un’edizione così prestigiosa. Probabilmente, una maggior presenza di artisti del XX secolo avrebbe ancor più arricchito la notevole caratura di tutta la mostra, anche se, a dir la verità, non se ne sente la mancanza. Nonostante ciò, il comitato ha deciso di includere due gallerie dedicate al contemporaneo come Continua e Poggiali. BIAF 2019 non solo conferma il successo delle precedenti edizioni, ma conferma nuovamente il ruolo dei galleristi italiani come attori di punta sulla scena mondiale del mercato dell’arte. Non passerà molto tempo prima di vedere in musei pubblici e istituzioni private alcune delle straordinarie opere esposte in questa 31a Biennale Internazionale dell’Antiquariato.

BIENNALE ANTIQUARIATO 2017, preview, foto Gianluca Moggi/NEW PRESS PHOTO
BIENNALE ANTIQUARIATO 2017, preview, foto Gianluca Moggi/NEW PRESS PHOTO

Informazioni utili

BIAF 2019 – 31a Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze

21–28 Settembre 2019

Palazzo Corsini

Via del Parione, Firenze

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