Avvalendosi di un filo e chiodi dalla testa quadra, Letizia Cariello mette in scena la mostra SEVEN GATES alla Galleria Fumagalli di Milano. Il progetto, incentrato sull’architettura e sviluppato attraverso l’interiorità dell’artista, è aperto al pubblico dal 27 settembre al 18 dicembre 2019.
Un filo. Un filo rosso che si attorciglia, avvinghiato, stretto ai chiodi, creando linee e rette sulla parete nuda della galleria. Letizia Cariello aveva il desiderio di realizzare un progetto sull’architettura e il disegno. Una volta appoggiate le dita sul freddo intonaco, le mani dell’artista hanno iniziato a muoversi da sole, scosse da una profonda necessità di fare qualcosa di inutile. Così l’ha definito la stessa artista, un lavoro inutile. Inutile ma allo stesso tempo indispensabile.
Rinchiusa per giorni all’interno della stanza, Letizia, armata di un filo rosso e di chiodi, disegna a mano libera 7 finestre. Ognuna rappresenta un’epoca. La bifora gotica, l’oblò, la “modernista”, la serliana, la centina, il timpano, la termale: sono portatrici del senso della storia. Nel realizzarle si ispira ad artisti come Borromini e Michelangelo. Artisti che realizzarono la loro arte “con il corpo e per il corpo”.
Mediante le linee e le grate rosse create dal filo, Letizia Cariello porta all’interno della Galleria Fumagalli la propria interiorità, che si diffonde lentamente nella sala. Si attua un vero e proprio attraversamento di dimensioni, varcando la soglia della spiritualità. Questo fil rouge, che riporta alla mente la leggenda orientale del “filo del destino”, esprime l’umanità dell’arte di Letizia Cariello , esaltata dall’irregolarità del disegno. Sono irregolarità ed errori autentici, che riflettono la verità delle forme stesse.
Le finestre proiettano lo spettatore verso il mondo esterno, rappresentando un’apertura. Tuttavia, allo stesso tempo, la griglia rossa si pone come cancello, che divide lo spettatore dall’ipotetico esterno. Per questo l’artista chiama le sue finestre gates, che tradotto in italiano ha il significato di apertura, ma contemporaneamente anche di barriera.
“Le finestre sono gli occhi dell’edificio, e i nostri occhi sono le finestre dell’anima.”
Giorgio Verzotti
Nella mostra SEVEN GATES, il filo viene srotolato in una catena di pensieri, seguendo la mente e gli occhi di Letizia Cariello, trasformando la sala spoglia della Galleria Fumagalli nel Castello Interiore di Santa Teresa d’Avila.