Fino al 15 novembre 2019 la galleria VIASATERNA in via Giacomo Leopardi 32 a Milano ospita la prima mostra personale dell’artista comasca Martina Corà.
Tre sculture e altrettanti artwork realizzati su carta fotografica che condividono la medesima ispirazione: il gesto di un direttore d’orchestra. È infatti la musica a fare da protagonista nel lavoro dell’artista. Affascinata dall’ascolto del Prélude à l’après-midi d’un faune, Corà ha deciso di tracciare il movimento del direttore d’orchestra attraverso una sonda ed un software, per poi riprodurre su diversi materiali alcuni segmenti di movimento, il tutto attraverso l’ausilio di una stampante 3d. Le sue fonti di ispirazione? Il direttore Giovanni Pavesi e, ovviamente, Debussy.
Martina Corà ha già esposto nell’ambito di mostre collettive e lavora come fotografa. Forse proprio la sua stoffa da reporter l’ha portata a riprodurre il gesto del direttore, concepito come firma, su diversi supporti materiali. I suoi movimenti frenetici all’interno della Sala Verdi sono apparsi, agli occhi di Corà, uno stupefacente “ventaglio di forme”.
In collaborazione col direttore Pavesi, la scelta è poi ricaduta su Debussy. Non semplicemente per ragioni di gusto personale: il brano selezionato per la “mappatura” è una pietra miliare nella storia della musica occidentale, un brano che ha modificato il modo di concepire la musica stessa, sia dal punto di vista ritmico che melodico.
“Creature aliene”: è così che l’artista ama definire le sue opere. Le si può pensare come un coacervo di contrasti: nate dal gesto reale di una persona in carne ed ossa per poi divenire opere d’arte astratta, d’ispirazione classica (nascono infatti dal suono di archi, fiati e percussioni) ma realizzate grazie alle più recenti tecnologie. E sopratutto capaci di rendere materica la più effimera delle arti, quella che non ha bisogno di un supporto di tela o di marmo per prendere corpo: la musica.
Le sculture di Corà sono realizzate in PLA, la resina utilizzata dalla stampante 3d. In seguito, sono state da lei levigate e dipinte di bianco, per garantirne la neutralità. L’auspicio di Corà è che le sue opere possano suscitare un confronto, un dialogo. E in effetti ne sono capaci: dove sta il merito dell’artista che ricorre all’uso di un software (di cui è gelosamente taciuto il nome) e di una stampante che può rendere tridimensionale qualunque progetto?
Scontato sottolineare che il suo merito riposi nell’idea alla base di questo lavoro. Un lavoro che, come suggerisce il titolo della mostra, è concepito in crescendo. Prima di approdare alla scultura, infatti, Corà ha trasposto i movimenti del direttore su carta fotografica, eseguendo degli artwork le cui linee ricordano lo schema di un elettrocardiogramma. E dopo la scultura, l’artista non esclude di poter applicare quello che lei stessa considera un vero e proprio metodo, applicabile ad ogni forma di movimento, ad altri materiali e altre forme artistiche.
La mostra è visitabile fino a venerdì 15 novembre 2019. La galleria VIASATERNA è aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 12 alle 19. È possibile visitare la mostra anche di mattina e il sabato, solo su appuntamento.