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Ugo La Pietra si sdoppia a Bergamo: installazione e disegni in mostra

Ugo LaPietra. Foto Aurelia Raffo, 2014 Ugo LaPietra. Foto Aurelia Raffo, 2014
Ugo LaPietra. Foto Aurelia Raffo, 2014
Ugo LaPietra. Foto Aurelia Raffo, 2014

Ugo La Pietra è protagonista a Bergamo con una mostra divisa tra l’Accademia Carrara e GAMeC. Il rapporto individuo-ambiente è al centro di un’esposizione pensata in forte relazione con le opere conservate nei musei. Dal 26 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.

Da una parte e dall’altra. Ugo La Pietra arriva a Bergamo e si insinua nelle dirimpettaie sedi dell’Accademia Carrara e della GAMeC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo) con un’esposizione dislocata comprendente opere, installazioni e film d’artista. Duplice operazione culturale e comunicativa che esalta la ricerca che sul rapporto individuo-ambiente che l’artista ha condotto lunga tutta la sua carriera.

Nato nel 1938 e dal 1960 ha attraversato diverse correnti artistiche: “arte segnica”, “arte concettuale”, “arte ambientale”, “arte nel sociale”, “narrative art”, “cinema d’artista”, “nuova scrittura”, “extra media”, “neo-eclettismo”, architettura e design radicale) e realizza ambienti sperimentali nel 1968 alla Triennale di Milano e nel 1972 al Museum of Modern Art di New York; è curatore della Sezione Audiovisiva alla Triennale di Milano del 1979, della mostra Cronografie alla Biennale di Venezia del 1980, della Sezione Naturale-Virtuale alla Triennale di Milano del 1996.

La mostra di Bergamo permette di addentrarsi negli esiti delle sperimentazioni di Ugo La Pietra, osservandoli in relazione anche con gli spazi inediti e le opere conservate al loro interno. Dialogo aperto dunque tra arte antica e contemporanea, tra diversi i suoi diversi mezzi di espressione, tra riflessioni su spazio e funzione. Nelle sale dell’Accademia le opere storiche del museo si confrontano con 4 istallazioni, 3 lavori storici e un inedito realizzato dall’artista specificatamente per l’esposizione e pensato in diretta relazione con Madonna con il Bambino di Jacopo Antonello. Un accostamento audace, che intende promuovere in maniera attiva i capolavori dell’arte italiana e internazionale del Trecento e Quattrocento.

Ugo La Pietra, Libri aperti, Accademia Carrarra e GAMeC
Ugo La Pietra, Libri aperti, Accademia Carrarra e GAMeC

Disegno, ceramica e vetro definiscono le 4 installazioni:

SEGNALI NATURALI 2019

Colonna in ceramica, contenitore in vetro soffiato, ciliegie in vetro soffiato di Murano. Esplicita citazione della Madonna con il Bambino di Jacopo di Antonello datata al 1480.

L’ULTIMA CENA 2017

12 piatti in ceramica ingobbiata e incisa a mano dall’autore e 12 provette in vetro trasparente dipinto, su una struttura a cavalletto in legno.ù

LIBRI APERTI. INFERNO, PURGATORIO, PARADISO 2018

Tre libri in ceramica ingobbiata e incisa e disegni su struttura a cavalletti
in legno. Citazioni dall’opera San Gerolamo di Bartolomeo Montagna.

LIBRI APERTI 2004/2008

Libri in ceramica ingobbiata e incisa su cavalletti in metallo.

Ugo LaPietra. Foto Aurelia Raffo, 2014
Ugo LaPietra. Foto Aurelia Raffo, 2014

Presso GAMeC, invece, è visionabile una rassegna di film  (La riappropriazione della città – 1977; Interventi pubblici per la città di Milano -1979; Per oggi basta! – 1974) e due progetti speciali: Ugo La Pietra. Progetto disequilibrante di Lucio La Pietra che documenta la mostra alla Triennale di Milano, 2014/2015 e I propri itinerari. Ci sono tante Bergamo quanti sono gli abitanti di Bergamo, installazione audiovisiva interattiva (di Ugo La Pietra con Lucio La Pietra) che vede coinvolto il pubblico nell’esercizio progettuale “come disegnare la mappa della tua città”, un’esperienza aperta a tutti per conoscere le opere di La Pietra e per trovare e ritrovarsi nella sua produzione.

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