Nella sede fiorentina della galleria Tornabuoni apre -da oggi, 25 ottobre, fino al 30 novembre- un’ampia retrospettiva dedicata a Renato Mambor, pittore, fotografo, performer (e molto altro) figlio della grande stagione delle avanguardie romane.
Sperimentatore instancabile, capace di passare senza soluzione di continuità dal pennello, alla macchina fotografica, alla cinepresa, sia come regista che come attore (vedi la sua partecipazione alle riprese de La Dolce Vita di Fellini su invito del regista stesso). Renato Mambor è stato un artista a tutto tondo, eclettico e versatile, che durante tutta la sua carriera non ha mai smesso di indagare il rapporto tra organismo e ambiente, tra arte e vita, cercando di coinvolgere direttamente lo spettatore in ogni suo esperimento, quale che fosse figurativo, cinematografico o teatrale.
Attivo a Roma durante la stagione delle avanguardie, ricopre un ruolo di primo piano nell’ambito della Scuola di Piazza del Popolo, lavorando a stretto contatto con Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Cesare Tacchi. Sono gli anni in cui i suoi lavori vengono esposti in spazi come la Galleria L’Appia Antica, dove nel 1959 ha luogo la sua prima mostra, e la Galleria La Tartaruga. Dal 1975 inizia poi a dirigere il gruppo teatrale Trousse, le cui esibizioni si concentrano sugli aspetti più emotivi e sentimentali dell’essere umano.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’archivio dell’artista, spazia tra i lavori degli anni ’70 alle opere realizzate a cavallo tra la fine del secolo scorso e l’inizio di quello nuovo, cercando di dare una visione completa della sua sperimentazione. Ad accompagnare le opere, un catalogo curato da Federico Sardella e contenente testi dello stesso Mambor.
*I protettori, 2007
Informazioni utili
Renato Mambor
Tornabuoni Arte, Firenze
Dal 25 ottobre al 30 novembre 2019
Da lunedì a venerdì 9.00 / 13.00 – 15.30 / 19.30
Sabato 10.30 /18.30