Print Friendly and PDF

Da Depero a Sottsass, fino al contemporaneo. Un secolo di grandissimo design dal sapore alpino, a Merano

*

Design from the Alps, 1920 – 2020, produzione e cultura del design moderno di area alpina tra Tirolo e Trentino in mostra fino al 12 gennaio 2020 al Kunst Meran Merano Arte. Da Luciano Baldessari e i due Sottsass a Carlo Abarth e Gianni Caproni fino alle soglie della contemporaneità con Harry Thaler, l’esposizione curata da Claudio Larcher, Massimo Martignoni e Ursula Schnitzer ripercorre i 100 anni di evoluzione creativa di una macroregione dall’identità transitoria.

Macroregione dall’identità transitoria, crocevia culturale che raccoglie ispirazioni e movimenti, da Monaco a Venezia e da Vienna a Milano, l’area alpina tra Tirolo e Trentino è protagonista della mostra Design from the Alps, 1920 – 2020, un percorso che, in una metaforica ascesa dalla pianura alla montagna attraverso i tre piani del Kunst Meran Merano Arte, racconta la diaspora creativa, e il ritorno, delle più iconiche personalità che hanno segnato la storia del design moderno. Fortunato Depero, Luciano Baldessari, Gino Pollini, i due Sottsass, Carlo Abarth, Martino Gamper, Ezra Pound sono infatti solo alcuni dei nomi che partecipano alla grande ricognizione dedicata all’evoluzione del design di prodotto in quest’area di cui, in particolare Ettore Sottsass junior -nato a Innsbruck, cresciuto a Trento e attivo a Milano- ne è il rappresentante più emblematico. Il contesto culturale unitario della zona tra Tirolo e Trentino, di fatto, dopo la seconda guerra mondiale subì una netta separazione a nord e a sud del Brennero e si differenziò al suo interno per influenze e movimenti. Un territorio poroso -parafrasando le parole di Massimo Martignoni- dalla straordinaria capacità di assorbimento, i cui intelletti locali apportarono, con le proprie esperienze al di fuori della terra madre da Milano a Londra e Vienna, i più svariati esiti del progetto moderno.

Design from the Alps, 1920 – 2020 | ArtsLife

Due anni di ricerche e studi che hanno visto il lavoro sinergico tra NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e la Libera Università di Bolzano con il Kunst Meran Merano Arte in un progetto espositivo site specific che raccoglie un’ampia varietà di oggetti, dagli elementi d’arredo agli esperimenti nel campo aeronautico e auto-motociclistico. La prima finestra si apre sul trentennio 1919 – 1945 con i contributi di Luciano Baldessari, Adalberto Libera e Gino Pollini oltre ai due Sottsass, padre e figlio, le cui ricerche sperimentali subirono le influenze del secondo Futurismo, prima, del Bauhaus e del Razionalismo italiano, poi, a metà tra arte e architettura e in seguito sulle tracce di un generale “ritorno all’ordine” a cui, negli ultimi anni, si affianca un inedito interesse nei confronti del design industriale. Negli anni postbellici il miracolo economico favorisce soprattutto  l’industria alimentare, turistica e dei trasporti, tra questi paradigmatico il caso Zuegg, aziende Caproni e del trentino Dario Montagni. Il progresso tecnologico del decennio ’60 – ’70 investe invece il settore degli sport invernali e dell’arredamento, da Othmar Barth a Marco Zanini fino ad arrivare negli anni ’80 al gruppo avanguardista Memphis in uno scambio dai confini internazionali. A conclusione la sezione Atlas, dedicata al decennio 2010 – 2020, attorno alla quale si raccolgono le ultime istanze della modernità che vede, grazie all’arrivo del web, sfumare il contrasto tra centri maggiori e minori in una sostanziale rilettura dell’idea stessa di marginalità provinciale. Tra gli altri Martino Gamper e Harry Thaler.

Design from the Alps, 1920 – 2020 | ArtsLife

 

Autocaravan Laverda, Serie Blu, Studio Nizzoli Sistemi, 1974 | Foto storica

 

Massimo Martignoni, Ursula Schnitzer e Claudio Larcher | ArtsLife

 

Informazioni utili

Design from the Alps, 1920 – 2020
11 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020

Kunst Meran Merano Arte
Merano Arte – Edificio Cassa di Risparmio (Portici, 163)

*Fortunato Depero, Libro Imbullonato (Depero Futurista, 1927)

 

Commenta con Facebook

leave a reply

*