Fino al 26 gennaio 2020 il Museo Diocesano di Milano presenta uno dei dipinti più significativi della carriera di Artemisia Gentileschi, Adorazione dei Magi, in prestito dalla Cattedrale di Pozzuoli (NA).
Prima volta al femminile per il Capolavoro per Milano 2019, iniziativa del Museo Diocesano volta a esporre opere di elevata importanza artistica e religiosa poco note al pubblico.
Prima donna ad essere ammessa all’Accademia del Disegno, Artemisia Gentileschi fu pittrice amata alla Corte dei Medici. Tra le varie peripezie giunge nella Napoli capitale del Viceregno, la seconda città più grande d’Europa (dopo Parigi), più estesa di Roma. L’attenzione verso la produzione artistica era elevata da quando la presenza di Caravaggio in città, all’inizio del secolo, aveva rivoluzionato il modo di dipingere. Napoli diventò il centro in cui artisti di differenti correnti artistiche in cerca di opportunità si dirigevano, tra questi anche i classicisti. In questo contesto lavora Artemisia che si adatta per riscontrare il favore della committenza per cui realizzerà, tra le altre, la tela dell’Adorazione dei Magi.
È la prima volta che l’opera viene esposta a Milano. Essa fa parte di un ciclo decorativo realizzato per la Cattedrale di Pozzuoli fra il 1636 e il 1637, il periodo napoletano di Artemisia Gentileschi, commissionato del vescovo spagnolo Martin de Lèon y Cardenas. Di tale commissione ad Artemisia furono affidate tre tele: l’Adorazione dei Magi, i Santi Procolo e Nicea e San Gennaro nell’anfiteatro, che vanno ad aggiungersi alle altre otto del ciclo, eseguite da Massimo Stanzione, Giovanni Lanfranco e altri artisti napoletani.
Nell’Adorazione dei Magi viene rielaborata la lezione caravaggesca, soggetta all’influenza dei nuovi contatti che l’artista intrattiene con gli artisti napoletani. Alla predilezione per la gamma cromatica essenziale, dalle variazioni dei toni marroni, rossi, blu e gialli, si accosta la minuziosa attenzione alla veridicità delle cose, come si nota, ad esempio, nella cura del dettaglio dell’oggetto in argento portato in omaggio dal re mago in ginocchio davanti a Gesù Bambino, e l’attenta e scenografica resa degli effetti di luce-ombra in tutto il dipinto.
Il volto della Vergine esprime grande dignità e dolcezza mentre porge il figlio alla venerazione dei Magi, mentre San Giuseppe resta sullo sfondo.
Centrali nella composizione della scena sono i re Magi che spiccano in primo piano con i loro ricchi abiti. La solennità dell’evento epifanico e del rispetto portato dai Magi si coniuga all’atmosfera intima che si crea grazie a un gioco di sguardi: lo sguardo dolce e amorevole della Madonna e lo stupore e la meraviglia nell’espressione del re mago in ginocchio alla vista del Bambino.
A causa dell’incendio del 1964 nella Cattedrale di Pozzuoli l’opera, come altre tele del ciclo, subì dei danni irrimediabili nella parte superiore del dipinto, in particolare nel volto del mago moro che sembra assorbito dalla tela.
Informazioni utili:
L’Adorazione dei magi – Artemisia Gentileschi
29 ottobre 2019 – 26 gennaio 2020
Museo Diocesano Carlo Maria Martini – piazza Sant’Eustorgio 3, Milano
Da martedì a domenica: 10-18
Chiuso lunedì (eccetto festivi)
Biglietto intero: € 8,00; Ridotto e gruppi: € 6,00; Scuole e oratori: € 4,00
Biglietti cumulativi (Museo Diocesano, Museo della Basilica di Sant’Eustorgio, Cappella Portinari, Cimitero paleocristiano) – Intero: € 10,00; Ridotto e gruppi: € 8,00; Scuole e oratori: € 6,00