È uscito il 12 ottobre il libro su Maurizio Nichetti dal titolo “Parola al mimo”
Parola di mino, edito da Asylum Press Editor e Imp[O]ssible Book, è un viaggio fatto di racconti, cinema, riflessioni, studi e immagini su Maurizio Nichetti, uno dei registi più surreali del nostro cinema, innovatore e precursore dei tempi, capace di sperimentare e segnare indelebilmente il cinema di animazione italiano e non solo.
All’interno del libro, una lunga chiacchierata con il Maestro milanese ci consente di ripercorrere non solamente il suo cinema e lo sviluppo delle tecnologie che hanno segnato gli ultimi 40 anni, ma soprattutto di contestualizzare un cinema all’interno dell’evoluzione sociale del nostro paese. Dai primi esperimenti di animazioni presso lo studio Bozzetto agli sviluppi e alle idee condivise con Guido Manuli, passando per le stravaganze televisive di Quo Vadiz? e in Pista!, e a quell’intervista a Silvio Berlusconi mai andata in onda.
«Anche a distanza di tempo, il cinema di Nichetti seguita a colpire per la sua originalità e per il suo essere qualcosa di unico nel panorama cinematografico italiano ed europeo. Rivedere film come Ratataplan o Volere volare oggi, solo per nominare le sue opere più celebri, ci fa sentire tremendamente felici ma anche più poveri» Gian Lorenzo Masedu
Maurizio Nichetti ha ridisegnato le intenzioni cinematografiche di un genere in progressivo sviluppo sfidando pellicole come Fantasia e Chi ha incastrato Roger Rabbit, arrivando a ridefinire il senso intero dell’accezione animazione.
All’interno del volume, curato da Claudio Miani e Gian Lorenzo Masedu, sono presenti tre saggi tecnici, un’intervista al Regista, fotografie e disegni inediti, alcuni dei quali firmati tra gli altri da Giorgio Cavazzano, Leo Ortolani, Furio Scarpelli.