La prestigiosa istituzione dedica ad Anselmo una retrospettiva in occasione del conferimento del Premio Presidente della Repubblica 2016 per la Scultura. 27 opere per oltre cinquanta anni di attività artistica
“L’obiettivo non è esclusivamente filologico e scientifico, ma critico e, direi, politico: mettere in luce i nessi vitali e spesso malintesi fra ricerca artistica e cultura collettiva”. Così Francesco Cellini, presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, introduce la mostra Giovanni Anselmo. Entrare nell’opera, retrospettiva che la prestigiosa istituzione dedica all’artista in occasione del conferimento del Premio Presidente della Repubblica 2016 per la Scultura. Un premio istituito dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi con lettera dell’ottobre 1948, e da allora attribuito – su segnalazione delle tre Accademie Nazionali (Lincei, San Luca e Santa Cecilia) – a personalità che si sono particolarmente distinte nei diversi campi della cultura, dell’arte, della musica e delle scienze.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 13 novembre 2019 al 31 gennaio 2020, ripercorre gli oltre cinquanta anni dell’attività artistica di Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934): che è stato invitato a disegnare un percorso espositivo appositamente pensato per gli spazi della sede dell’Accademia a Roma, a Palazzo Carpegna. In mostra ci sono 27 opere appositamente selezionate dall’artista, tra le più significative dell’intera sua produzione: opere per la maggior parte di grandi dimensioni, che spaziano dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, provenienti, oltre che dalla sua collezione personale, da importanti istituzioni, gallerie e raccolte private italiane, tra cui il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la GAM di Torino e il MART di Rovereto. Dal ferro e stoffa di Torsione (1968), alla spugna di mare e ferro di Respiro (1969), dalla fotografia stampata su tela di Entrare nell’opera (1971), alla pietra, cavo d’acciaio e pigmento di Verso Oltremare (1984), fino alla terra e ago magnetico di Mentre la terra si orienta (1967/2019). Apertura al pubblico domani, 13 novembre: su Artslife un’anteprima fotografica…