Il 20 novembre 2019 inaugura la personale di Olivia Bax (Singapore, 1988), con il progetto inedito Chute realizzato ad hoc per gli spazi di Ribot. Fino all’8 febbraio la galleria meneghina sarà invasa da oggetti scultorei familiari e al contempo irriconoscibili in peltro e cartapesta.
Otto sculture indipendenti in peltro, ricoperte da cartapesta, sono sospese sul soffitto, appoggiate al pavimento e appese alle pareti, dialogando con gli elementi architettonici dello spazio. In effetti i soggetti scolpiti dalla Bax sono i materiali e i componenti strutturali del suo studio, come a sottolineare l’importanza del processo creativo.
Linee minimali e slanciate abbracciano forme concave che alludono a tasche o contenitori in un equilibrio grottesco di pieni e vuoti, solidità e fragilità. Quest’ambiguità è riscontrabile anche nel titolo, Chute, un vocabolo che oscilla tra due significati molto diversi: scivolo e imbracatura. Le sculture sono in realtà disegni tridimensionali, la Bax racconta che, a partire da schizzi in matita, alcuni disegni dai tratti nervosi si trasformano, durante il processo scultoreo, in armature d’acciaio sgocciolanti. Il fine è quello di mantenere nelle forme solide la spontaneità del disegno, l’istinto di una bozza e la sinuosità del tratto in lapis, attraverso uno sguardo e una manualità quasi naïve.
Chute, la personale di Olivia Bax
RIBOT – arte contemporanea Via Enrico Nöe 23 – Milano
20 novembre 2019- 8 febbraio 2020
Inaugurazione mercoledì 20 novembre 2019 ore 19
orario: da martedì a venerdì / dalle ore 15 alle 19.30 sabato dalle 11.30 alle 18.30
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