Mentre Venezia e mezza penisola sono sott’acqua, forti mareggiate si abbattono sul meridione nostrano rivelando tesori nascosti. Tesori che emergono dall’acqua. Sulle coste salentine, precisamente a Porto Cesareo, infatti, il maltempo martoriante ha portato a galla una sorpresa dal passato. Una tomba.
Sulla spiaggia, coperti da sabbia e detriti, si intravedono i resti di un cranio umano; poco lontano, un sarcofago in pietra ne chiarisce la provenienza.
La tomba era conosciuta dalla popolazione locale, ma la sabbia e le maree l’avevano sepolta. Il sarcofago, dal fondale marino, è stato trasportato e scoperchiato in prossimità di Torre Chianca, antica torre di vedetta della marina cesarina. Gli archeologi avevano già ipotizzato un uso funerario della zona.
Il personale dell’area marina protetta, del Comune e della Soprintendenza si è prodigato per il recupero dei reperti.
Da prime indiscrezioni sembra che il sarcofago sia di epoca romana. Chi era sepolto in quella tomba? Com’è finita in mare? Cosa nasconderà ancora il fondale salentino? Sono tutte domande cui il team di archeologi deve trovare risposta.