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Nameless and Friendless di Emily Mary Osborn: il manifesto dell’artista donna a metà Ottocento

Emily Mary Osborn, Nameless and Friendless (dettaglio), 1857

Il dipinto, esposto per la prima volta nel 1857, mostra una pittrice che, con il figlioletto al fianco, sottopone un proprio quadro ad un mercante d’arte.

Nata nel 1828 nella contea inglese dell’Essex, Emily Mary Osborn si trasferisce a Londra nel 1842, dove alcuni anni dopo inizia a esporre le proprie opere nelle mostre annuali organizzate dalla Royal Academy. Una volta conquistata una certa visibilità, l’artista ottiene anche le sue prime commissioni, e nel 1855 la stessa Regina Vittoria acquista un suo quadro. 

La sua opera più nota, Nameless and Friendless (1857), è passata alla storia in quanto emblema della figura dell’artista donna in epoca ottocentesca, costretta a dover superare molti più ostacoli rispetto ai colleghi uomini per potersi affermare. Ma è anche un’innovativa rappresentazione della donna moderna che lavora, viaggia e prova a portare avanti le proprie passioni. 

Nel video della Tate, l’analisi dell’opera e la sua contestualizzazione nell’Inghilterra di metà Ottocento. 

Emily Mary Osborn, Nameless and Friendless (dettaglio), 1857
Emily Mary Osborn, Nameless and Friendless, 1857

 

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