Dal 5 dicembre 2019 al 14 marzo 2020 la Biblioteca Nazionale di Firenze apre al pubblico un’indagine scientifica sulla costruzione europea del mito vinciano, attraverso una mostra che ripercorre le tappe più significative nell’arco temporale che va da fine Settecento sino al 1939.
In che modo il trasferimento, voluto da Napoleone nel 1796, dei codici vinciani della Biblioteca Ambrosiana in Francia ha contribuito ad alimentare l’aurea mitica attorno alla figura di Leonardo da Vinci? Da pittore e disegnatore toscano settecentesco a simbolo universale del Rinascimento francese, fino a sintesi perfetta tra Arte e Scienza nel Novecento in Italia. In occasione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo, la mostra Leonardo di carta in carta ripercorre, articolata in otto sezioni, un arco temporale che va dalla fine del Settecento fino al 1939. Quest’ultima data segna l’anno della grandiosa Mostra di Leonardo da Vinci e delle invenzioni italiane a Milano, culmine dell’idealizzazione vinciana. Qui ha inizio, infatti, una rivisitazione e un ampliamento della dimensione mitica di Leonardo, additato a simbolo del genio italico: pittore, anatomista, architetto, scienziato, inventore di macchine, fisico, ottico, ingegnere.
Oltre all’indagine in senso cronologico-storico, l’esposizione espone le ripercussioni su più livelli, da quello politico alla divulgazione scolastica e popolare, dalla riflessione psicoanalitica freudiana fino alla dissociazione operata dalle avanguardie surrealiste. Inoltre l’analisi della figura mitica vinciana si sviluppa attraverso un centinaio di documenti di varia natura, prevalentemente iconografica, tra cui libri a stampa, manoscritti, carteggi, incisioni, ma anche fotografie, francobolli, miniature in gesso, calendari, cartoline illustrate e figurine. Lo stesso titolo dell’esposizione Leonardo di carta in carta allude all’aspetto bidimensionale dell’archivio in mostra.
Tra gli enti prestatori: Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, la Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti, numerose biblioteche quali la Riccardiana, la Marucelliana e la biblioteca delle Scienze Tecnologiche di Architettura di Firenze, l’Estense Universitaria di Modena, la Forteguerriana di Pistoia, la Giorgio Garzelli di Livorno (della CCIA, Camera di Commercio), il Museo Galileo, l’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) di Roma, la Fondazione Rossana e Carlo Pedretti, l’Istituto d’Arte di Porta Romana di Firenze e collezioni private.
La mostra è curata da Silvia Alessandri, Matteo Ceriana e Simona Mammana.
Il Comitato scientifico della mostra è composto da Fausto Barbagli, Matteo Ceriana, Davide Colombo, Federico Tognoni, Adolfo Tura, Francesca Valli, Carlo Vecce e, per la BNCF, Silvia Alessandri e Simona Mammana.
Leonardo di carta in carta
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
dal 5 dicembre 2019 al 14 marzo 2020
Aperta da giovedì 5 dicembre 2019 a sabato 14 marzo 2020, tutti giorni feriali escluse le festività.
Accesso dall’entrata di via Magliabechi: dal lunedì al venerdì ore 10-18 (ultimo ingresso alle 17,30).
Accesso da piazza Cavalleggeri: sabato ore 10-13 (ultimo ingresso alle 12,30).