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L’Annunciazione di Filippino Lippi incanta Milano. L’opera visibile gratuitamente a Palazzo Marino

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Dopo l’Adorazione dei Magi del Perugino, quest’anno il Comune di Milano rinnova il rendez-vous natalizio con l’arte portando a Palazzo Marino l’Annunciazione di Filippino Lippi. A ingresso libero, fino al 12 gennaio 2020.

Ormai anche i neo-milanesi lo sanno: l’atmosfera natalizia che già si respira per le vie della città sa aprire il cuore anche al Comune di Milano, che in prossimità delle festività fa un regalo d’eccezione a cittadini e turisti: l’appuntamento con l’arte a Palazzo Marino. Giunta ormai alla dodicesima edizione, l’iniziativa propone una mostra a ingresso libero nella sfarzosa cornice di Sala Alessi: quest’anno, capolavoro protagonista è L’Annunciazione di Filippino Lippi (Prato, 1457 circa – Firenze, 1504), opera realizzata tra il 1483 e il 1484 e conservata nella Pinacoteca di San Gimignano.

Il comune del borgo toscano, ai tempi importante crocevia di artisti e pittori, commissionò l’opera a Filippino Lippi, allievo di Sandro Botticelli, nel 1482 per ornare la sede del Municipio. Una committenza laica, quindi, dei Priori e dei Capitani di Parte Guelfa. Tuttavia, il tema dell’Annunciazione non fu una scelta casuale: a San Gimignano, come a Firenze, la celebrazione della Santissima Annunziata, il 25 marzo, rappresentava il primo giorno dell’anno.

Filippino Lippi, L’Angelo Annunziante, 1483-1484

L’Annunciazione fu divisa in due tondi: da un lato, L’Angelo Annunziante, inginocchiato su un pavimento in prospettiva centrale, dall’altro L’Annunziata, caratterizzata da una luce riflessa in diagonale. Ad ornarli, due cornici in legno intagliato, dipinto e dorato realizzate probabilmente da Antonio da Colle, artigiano attivo a San Gimignano nella seconda metà del Quattrocento. Per la prima volta, i due dipinti sono stati prestati con le due cornici originali, dettaglio che rende l’evento ancora più prezioso. Come un vero e proprio baratto, in cambio del prestito da parte della Pinacoteca di San Gimignano, Milano si impegnerà nel restauro di un’opera della collezione sangimignanese, perseguendo lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale diffuso in centri italiani minori, spesso scrigno di tesori poco conosciuti.

A Palazzo Marino, la mostra curata da Alessandro Cecchi, uno dei massimi studiosi dell’arte toscana tra Quattrocento e Cinquecento, gode di un allestimento che non lascia indifferenti: i due tondi sono posizionati su due quinte scure, squarciate nel mezzo da fasci di luce metallici che convogliano l’attenzione dell’osservatore sui due maestosi tondi, riprendendo i raggi presenti in entrambi i dipinti. Come se non bastasse, il capolavoro sarà affiancato da due mostre in altri luoghi della città: L’adorazione dei pastori della bottega del Veronese a Villa Scheibler, a Quarto Oggiaro, e all’Emeroteca di via Cimarosa e L’Annunciazione di Panfilo Nuvolone a Cascina Turro e all’Auditorium Cerri.

Filippino Lippi, L’Annunciazione, 1483-1484, Palazzo Marino, Milano | Foto:ArtsLife

Informazioni

Sala Alessi, Palazzo Marino, Milano

29 novembre 2019 – 12 gennaio 2020

Tutti i giorni 9:30-20

Giovedì 9:30-22:30

Ingresso libero

 

*Filippino Lippi, Angelo Annunziante – Annunziata, 1483-1484

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