La quarta edizione di Foto/Industria, la Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro si è chiusa il 24 novembre registrando 60.000 visitatori e più di 173.000 visite totali alle 11 sedi espositive.
L’edizione 2019 intitolata “Tecnosfera” (24 ottobre – 24 novembre) ha compreso 11 mostre: 10 allestite in luoghi storici del centro cittadino e Anthropocene al MAST che prosegue fino al 5 gennaio. Più di 450 le opere esposte, tra fotografie, proiezioni video e un film, all’interno di musei e palazzi storici di Bologna e al MAST, che hanno trasformano per un mese la città in un osservatorio privilegiato sul lavoro e sull’attività dell’uomo.
“La risposta del pubblico è stata eccezionale – commenta il direttore artistico Francesco Zanot – sia in termini quantitativi sia per quanto riguarda la sua distribuzione e diversificazione, dai bolognesi ai turisti italiani e stranieri che hanno incluso le mostre della Biennale all’interno dei loro itinerari in città. Il progetto di Foto/industria è stato pensato per incontrare pubblici diversi, dagli specialisti dell’arte contemporanea agli amanti di fotografia, dagli studenti a tutti coloro che si interessano alle tante discipline che incrociano e attraversano il programma di Foto/Industria: ecologia, filosofia, storia, politica e geopolitica, architettura e design”.
Foto/Industria è stato un grande evento diffuso che ha permesso di scoprire luoghi simbolo della storia e della cultura di Bologna, palazzi e residenze di grande rilevanza artistica. In ogni edizione della Biennale viene promosso uno dei principali obiettivi della Fondazione MAST e di Foto/Industria che è quello di salvaguardare, documentare, valorizzare e offrire uno sguardo sul lavoro dell’uono in ogni sua espressione dal ‘900 ad oggi e fare di Bologna un palcoscenico internazionale per questa imprescindibile nicchia dell’arte fotografica.
Le preferenze del pubblico tra le 10 mostre allestite in centro storico, sono andate alla mostra di Lisetta Carmi “Porto di Genova” a cura di Giovan Battista Martini, a Genus Bononiae – Oratorio di Santa Maria della Vita con 19.755 accessi, seguita dalla mostra di Luigi Ghirri “Prospettive industriali” a Palazzo Bentivoglio-Sotterranei con19.014 accessi e André Kertész “Tires/Viscose”, a cura di Matthieu Rivallin, alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna – Casa Saraceni con 16.857 visite. Prosegue fino al 5 gennaio 2020 la mostra Anthropocene al MAST, curata da Urs Stahel, degli artisti Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier che dal 16 maggio ad oggi ha registrato 86.000 visitatori.
Foto/Industria, promossa e prodotta dalla Fondazione MAST, nasce nel 2013 con l’intento di condividere con la città la missione culturale della Fondazione, ente non profit internazionale legato al gruppo industriale Coesia, concepita come tramite tra l’impresa e la comunità. Il Direttore artistico di questa quarta edizione, dopo tre edizioni affidate a François Hébel, è stato Francesco Zanot. Il MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) è un luogo di condivisione e collaborazione che ospita diverse attività tra cui la PhotoGallery, che con la propria collezione di fotografia industriale e del lavoro curata da Urs Stahel e con l’allestimento di mostre temporanee, è oggi l’unica istituzione al mondo dedicata alla fotografia del lavoro.