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Le Dimensioni infinite di Michelangelo Penso. Catturare la voce dei pianeti nelle sale del CAMeC di La Spezia

Roseobacter, Michelangelo Penso, 2019 Roseobacter, Michelangelo Penso, 2019
Roseobacter, Michelangelo Penso, 2019
Roseobacter, Michelangelo Penso, 2019

Dal 30 novembre 2019 La Spezia accoglie le Dimensione infinite di Michelangelo Penso. Dopo la personale del suo maestro Emilio Vedova, l’artista veneziano occupa con l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo le prestigiose sale del CAMeC fino al 22 marzo 2020.

Michelangelo Penso (Venezia, 1964) da anni analizza le possibili connessioni tra la ricerca scientifica e il mondo dell’arte. Il suo concetto di scultura è declinato secondo una visione attuale, prende forma attraverso materiale di origine industriale e abita lo spazio dell’intero universo. La sua arte è perennemente in bilico tra opposti, il grande e il piccolo, l’attualità e la storia. Ma quant’è l’effettiva distanza tra essi? Attraverso le sue sculture, Michelangelo Penso riesce ad incamerare in una stanza ciò che nella realtà è infinitamente grande e a rinchiudere a fatica in un’altra ciò che è infinitamente piccolo. Finalmente lo spettatore può assistere ai piccoli e ai grandi misteri dell’universo, mentre l’unica cosa invisibile è l’effettiva distanza tra essi.

Cronòtopo, MIchelangelo Penso, 2019, isolatori in vetro
Cronòtopo, MIchelangelo Penso, 2019, isolatori in vetro

In collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, Il CAMeC della Spezia ospita al primo piano del suo edificio la personale dedicata all’artista contemporaneo Michelangelo Penso fino al 22 marzo 2020. Dal 30 novembre 2019 Dimensioni Infinite abitano il CAMeC, attraverso le opere e installazioni site e context specific dell’artista, alla scoperta di ciò che i nostri occhi non sono in grado di osservare.

Cronòtopo, MIchelangelo Penso
Cronòtopo, MIchelangelo Penso (ph. Enrico Amici)

Entrando nella prima sala è possibile udire la voce dei pianeti. Registrati dalla Nasa per la prima volta nel 2012, Michelangelo Penso ricrea i suoni del sistema solare attraverso l’installazione Cronòtopo. L’installazione rappresenta gli otto pianeti ed è composta da campane di vetro, che rilevando la massa e la temperatura corporea dello spettatore, emettono suoni e vibrazioni sempre differenti. Gli otto pannelli in gomma antiolio nera e le sculture in ottone appese alle pareti consistono in una traduzione grafica e tridimensionale delle frequenze dei pianeti, che si avvicinano così tanto allo spettatore da entrare in diretto contatto con lui.

Roseobacter, Michelangelo Penso
Roseobacter, Michelangelo Penso (ph. Enrico Amici)

Pelagibacter e Roseobacter sono installazioni ispirate allo studio scientifico di batteri marini fondamentali per la stabilizzazione della temperature del nostro pianeta e scoperti tra fine 900 e inizio 2000. Roseobacter è un’installazione site specific realizzate con cinghie di poliestere violacee e carbonio che punta a riprodurre su diversa scala i batteri in grado di limitare l’inquinamento delle acque marine. Pelagibacter, invece, è il batterio più diffuso nelle acque dolci e salate del nostro pianeta, in grado di generare plancton, fondamentale per la salute delle nostro acque, ricicla carbonio organico ma soprattutto determina la formazione delle nuvole. L’installazione, realizzata servendosi di gomma antiolio industriale, punta a rappresentare i regolatori del ciclo climatico del pianeta.

I Carnets rimandano invece al passato di Penso. Erano i suoi bisnonni che lavoravano nel settore tipografico, per questo servendosi di taccuini Moleskine realizza strutture ispirate all’universo scientifico. All’interno di un panorama sovrannaturale nasconde il ricordo.

Michelangelo Penso
Michelangelo Penso (ph. Enrico Amici)

Informazioni utili:

Michelangelo Penso. Dimensioni infinite

30 novembre 2019 – 22 marzo 2020

CAMeC – Piazza Cesare Battisti 1, La Spezia

da martedì a domenica dalle 11:00 alle 18:00

Chiuso il lunedì.

Biglietto intero: 5 euro

Biglietto ridotto: 4 euro

Biglietto ridotto speciale: 3,50 euro

camec@comune.sp.it

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