Ecco le immagini della botola dove presumibilmente per 22 anni è rimasto il capolavoro di Klimt, una delle sole tre opere del grande artista austriaco presenti in collezioni pubbliche italiane,
“Abbiamo aperto il sacco nero, e abbiamo notato che dentro c’era una tela senza cornice. Abbiamo subito avvertito i responsabili del museo, poi è arrivata la polizia e ha transennato tutto”. È Mohamed Abarjnaz, uno degli addetti impegnati nelle sistemazioni del giardino della galleria d’arte Ricci Oddi di Piacenza, a raccontare lo scenario della notizia che in poche ore ha fatto il giro del mondo: il ritrovamento del “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt, una delle sole tre opere del grande artista austriaco presenti in collezioni pubbliche italiane, che si riteneva rubato dal museo 22 ani fa. E che invece – manca solo l’ufficialità, ma ormai pare accertato senza dubbi – non si era mai allontanato dalla galleria se non di pochi metri.
“Stavamo raccogliendo delle foglie ed abbiamo visto uno scarico dell’acqua ostruito, nel liberarlo dai detriti è venuta alla luce una botola di ferro prima invisibile, una mia collega l’ha aperta ed ha visto dentro quel sacco nero”, ha precisato Abarjnaz. “I timbri e la ceralacca sono regolari, se fosse quello originale sarebbe una grande vittoria”, ha commentato il direttore della galleria Massimo Ferrari. Ora spetterà alle analisi scientifiche dire l’ultima parola, poi la palla passerà agli investigatori per scoprire come il capolavoro sia finito lì dentro e come sia possibile che vi sia rimasto per tutti questi anni. Intanto l’assessore alla cultura del comune di Piacenza Jonathan Papamarenghi mette le mani avanti: “Se il Ritratto di Signora di Klimt risulterà autentico, resterà a Piacenza”…
